RAPPORTO 2011

Primo rapporto sugli istituti penali per minori – RAGAZZI DENTRO – 2011

Nel 2008 l’associazione Antigone è stata per la prima volta autorizzata ed estendere la sua attività di monitoraggio delle carceri anche al sistema penitenziario dei minori. In queste pagine presentiamo la prima sintesi dell’esito di quella esperienza, fornendo anzitutto il quadro normativo del sistema della giustizia penale minorile. I punti di forza del nostro sistema vengono individuati in quelle riforme, anzitutto il nuovo codice di procedura penale minorile entrato in vigore nell’88, che hanno davvero reso possibile il ricorso al carcere solo in casi estremi. Vengono però additati anche i limiti del quadro normativo, ed anzitutto l’assenza di un ordinamento penitenziario per i minori, che era stato previsto dalla riforma del 1975.
Nelle pagine a seguire si propone una analisi dei numeri della detenzione dei minori che mostrano come, a fronte di un calo del ricorso al carcere e di una crescita delle misure alternative, conseguenti a quelle politiche di alternative alla pena detentiva che sarebbero auspicabili anche per gli adulti, l’andamento della criminalità dei minori sia rimasto sostanzialmente stabile. Si mostra però anche come, se è vero che il carcere è ormai per i minori davvero extrema ratio, gli IPM, ancora più che le carceri degli adulti, sono contenitori di marginalità sociale. Vi si trovano solo stranieri, rom e ragazzi italiani delle periferie delle grandi città del sud. Il sistema dunque funziona bene, ma non per tutti.
Si riporta quindi una sintesi delle impressioni ricavate dalle visite effettuate. Dall’esperienza diretta dei nostri osservatori emerge un quadro decisamente meno preoccupante rispetto alle carceri degli adulti, ma con alcuni punti dolenti. Le strutture detentive infatti sono spesso vecchie e malandate, e i molti lavori di ristrutturazione in corso, assolutamente necessari, hanno ridotto la capienza del nostro sistema e stanno creando non poche difficoltà. Emerge poi un problema relativo alla tutela del diritto alla salute. La riforma della sanità penitenziaria sta avendo nel paese esiti a macchia di leopardo, ed in alcuni contesti se ne danno giudizi assolutamente positivi. Altrove meno, ma è in Sicilia e Sardegna, regioni in cui di fatto la riforma deve ancora partire, che si segnalano situazioni di vera emergenza per tutti i detenuti, minori inclusi.
In conclusione si allegano delle schede sintetiche che riportano alcune informazioni raccolte durante la visita in ciascun IPM.
A cura di Alessio Scandurra
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