Catania

Istituto Penale per i Minorenni di Catania

Indirizzo: Loc. Bicocca, 95124 Catania (CT)
Telefono: 095 591046 ; 095 591357
Email: ipm.catania.dgm@giustizia.it
PEC: ipm.catania.dgm@giustiziacert.it
Tipologia: Istituto Penale per i Minorenni maschile
Dislocazione: zona extraurbana
Centro per la Giustizia Minorile (CGM) di riferimento: Palermo
Tribunale per Minorenni e Ufficio di Sorveglianza di riferimento: Catania
Ufficio Servizi Sociali Minorenni (USSM) di riferimento: Catania

 

A questo link un video realizzato per un precedente rapporto di Antigone

 

L’Istituto in sintesi

L’Istituto Penale per Minorenni di Catania Bicocca è uno dei quattro carceri minorili della regione Sicilia. Al momento della visita l’Istituto ospitava 24 ragazzi, di cui 15 minorenni e 9 maggiorenni. In base all’età i ragazzi sono separati in quattro gruppi detentivi, due per i minori (verde e azzurro) e due per gli ultradiciottenni (arancione e giallo). A causa della ristrutturazione dell’area gialla, i gruppi attualmente sono tre, con i giovani adulti tutti insieme nel gruppo arancione. Per quanto riguarda la provenienza, 10 ragazzi erano di origine straniera. Nei mesi di marzo e aprile 2023 si sono registrate grandi difficoltà nella gestione di ragazzi provenienti da alcuni istituti del nord Italia che presentavano problemi di sovraffollamento. Tutti i ragazzi trasferiti erano stranieri non accompagnati. Tale soluzione ha causato molti disagi e proteste, sfociate in alcuni casi in azioni quali l’incendio delle stanze. A Catania questi episodi sono stati numerosi. Al momento della visita 6/7 stanze erano inagibili per incendi. I ragazzi coinvolti sono stati poi trasferiti in altri istituti. Oltre a questa parentesi, in generale gli eventi critici non sono frequenti e in Istituto si respira un clima sereno. 

L’Istituto si trova all’interno del complesso penitenziario che comprende, oltre all’IPM, la Casa Circondariale di Catania Bicocca (composta da quattro sezioni di Alta Sicurezza) e alcune aule bunker del Tribunale di Catania realizzate negli anni ’90. Il complesso sorge in una zona extraurbana, difficilmente raggiungibile se non con mezzi propri. Senza dubbio la dislocazione isolata appare come una delle principali problematiche, sia perché separa ulteriormente i ragazzi dalla realtà cittadina sia perché rende complicati percorsi di studio e di lavoro all’esterno. A livello strutturale l’edificio ricorda in tutto e per tutto un penitenziario per adulti, con stanze di pernottamento piccole e alcuni ambienti spogli. Gli spazi per le attività e le aree esterne sono invece in ottime condizioni, con aule  curate e colorate e grandi ambienti esterni. In questi spazi si svolgono numerose attività sportive, ricreative e culturali. Piuttosto carenti invece le opportunità di lavoro.

Struttura

L’Istituto si trova  accanto alla Casa Circondariale Bicocca che ospita persone detenute in circuito di Alta Sicurezza. I due istituti si trovano all’interno di un complesso penitenziario extraurbano, costruito negli anni ‘80 e integrato negli anni ‘90 dall’edificazione delle aule bunker del Tribunale di Catania. Il complesso sorge fuori dalla città, in uno svincolo di una strada ad alto scorrimento che attraversa l’area industriale catanese per poi raggiungere l’autostrada, svincolo dove non vi è null’altro che l’ingresso ai due istituti. Per raggiungere il complesso di Bicocca dalla città è attiva un’unica linea urbana (linea 439) che effettua circa una corsa ogni ora.

Originariamente l’intero complesso penitenziario venne concepito in fase di progettazione come un grande Istituto minorile, ma che poi – per ragioni dettate soprattutto dall’esigenza di ospitare le aule bunker e dalla concomitante approvazione del nuovo Codice del processo penale minorile – ha visto destinare buona parte del complesso alla detenzione degli adulti. Subito dopo l’area destinata ad accogliere i ragazzi sorge la Casa Circondariale di Catania Bicocca. I due istituti penitenziari sono strutturalmente identici, con due padiglioni simmetrici (destro e sinistro) dislocati su tre piani. La conformazione degli edifici richiama quella di un classico penitenziario per adulti, non propriamente idonea ad ospitare ragazzi.

Il piano terra dell’IPM ospita in entrambi i padiglioni gli spazi per le attività, mentre il primo e il secondo piano ospitano le aree detentive. Nel primo piano sono collocati i ragazzi minorenni e nel secondo i giovani adulti. Ogni piano è poi suddiviso in due aree detentive, pensate per ospitare quattro gruppi di ragazzi: verde e azzurro al primo piano; arancione e giallo al secondo. Al momento della visita quest’ultima area era chiusa per ristrutturazione a causa di problemi di infiltrazioni. I lavori, cominciati nel 2022, dovrebbero terminare tra agosto e settembre 2023. Un volta conclusi, l’area gialla ospiterà giovani adulti tra i 22 e i 25 anni, mentre quella arancione giovani adulti tra i 18 e i 21 anni. 

 

Spazi detentivi

Il primo piano ospita i ragazzi minorenni, suddivisi nel gruppo verde (composto da 13 stanze di pernottamento) e nel gruppo azzurro (composto da 12 stanze di pernottamento). Al momento della visita il gruppo verde ospitava 7 ragazzi e l’azzurro 8. Il secondo piano attualmente ospita i giovani adulti solo nel gruppo arancione, essendo quello giallo in ristrutturazione da circa un anno. I ragazzi ultradiciottenni presenti nell’area detentiva al momento della visita erano 9. Le pareti delle quattro aree detentive sono dei colori dei gruppi in cui sono suddivisi i ragazzi. In entrambi i piani le camere di pernottamento sono in tutto e per tutto identiche alle celle di istituti penitenziari per adulti, con dimensioni ridotte e arredi limitati. Ogni stanza è dotata di un letto a castello, due armadietti, tavolino, sedia, televisore e ventilatore. L’ambiente bagno adiacente alla stanza è dotato di doccia interna. Sia l’acqua calda che il riscaldamento sono funzionanti. L’area gialla, fresca di ristrutturazione, è dotata di arredi nuovi in metallo. Al momento della visita, 6/7 camere di pernottamente erano in stato di inagibilità dovuto ad incendi appiccati come protesta da ragazzi detenuti nell’IPM nella prima metà del 2023. 

 

Spazi comuni

Ogni area detentiva è dotata di una saletta per la socialità arredata da un biliardino, un televisore e tavolino con sedie. Gli orari di apertura delle salette sono dalle 14.00 alle 15.30 e dalle 17.00 alle 20.00. Sono poi presenti delle piccole stanze refettorio, di dimensioni ridotte e piuttosto spoglie. 

Il piano terra dei padiglioni è dedicato alle attività scolastiche e ricreative. Sia il teatro che la biblioteca sono spazi molto belli e curati. La biblioteca è una bellissima sala polivalente, arredata dal mediatore culturale insieme ai ragazzi. E’ presente una palestra di dimensioni discrete, dotata di numerosi attrezzi sportivi in buone condizioni, tra le quali un vogatore posizionato davanti a uno schermo che riproduce il mare. Sempre al piano terra vi è l’area sanitaria, con un gabinetto dentistico di recente acquisto. 

L’Istituto due grandi passeggi con campo da calcio disegnato sul pavimento, biliardino e tettoia per proteggere dagli agenti atmosferici. E’ presente un grande campo da calcio e uno da calcio a cinque. A ridosso delle mura di cinta vi è un orto sociale curato da alcuni ragazzi nell’ambito del progetto Koiné della Cooperativa sociale Prospettiva.

Ragazzi detenuti

La capienza regolamentare dell’Istituto è di 54 posti. Negli ultimi anni, escluso il calo nel periodo Covid, raramente si sono superate le 30 presenze. Al momento della visita l’IPM di Catania ospitava 24 ragazzi. Di questi, 15 erano minorenni e 9 ultradiciottenni  (4 tra i 18 e i 21 anni e 5 tra i 21 e i 25 anni). I ragazzi sono solitamente separati in base all’età in quattro gruppi, due per i minorenni (verde e azzurro) e due per i maggiorenni  (arancione e giallo). A causa della ristrutturazione dell’area gialla, i gruppi attualmente sono tre, con i giovani adulti tutti insieme nel gruppo arancione. La divisione in gruppi viene applicata per tutto ciò che avviene nelle aree detentive (pasti, socialità e pernottamento), mentre la scuola e le attività vengono svolte insieme. Per quanto riguarda la provenienza dei ragazzi, al momento della visita 10 ragazzi su 24 erano di origine straniera. Tranne due ragazzi di etnia Rom con famiglia in Italia, il resto erano minori stranieri non accompagnati provenienti da Egitto, Tunisia e Marocco. Nei mesi di marzo e aprile 2023 la percentuale di ragazzi di origine straniera ha superato il 50% a causa dell’arrivo in Istituto di diversi minori stranieri non accompagnati dal nord Italia. I ragazzi italiani provengono da tutta la regione, solo un terzo del totale risiede nella provincia di Catania. Per quanto riguarda invece le posizioni giuridiche 9 ragazzi erano condannati in via definitiva, 3 in attesa di appello e 12 in attesa di giudizio. 

Personale

La Direttrice incaricata è la Dott.ssa Letizia Bellelli, dirigente dell’amministrazione penitenziaria in prestito alla giustizia minorile. La Capo Area educativa è la Dott.ssa Maria Randazzo che per molti anni ha svolto il ruolo di direttrice, prima che fosse richiesta la qualifica dirigenziale. La pianta organica dell’area educativa è al completo, con sei funzionari della professionalità pedagogica presenti, di cui uno dedicato all’organizzazione delle attività e progettualità. A causa di alcuni distaccamenti, la polizia penitenziaria è in sottorganico, con 40 agenti presenti su i 50 previsti. Sono presenti due mediatori culturali di lingua araba, uno del Comune di Catania e uno in convenzione. Il Cappellano dell’Istituto in caso di necessità funge da tramite per l’ingresso di altri ministri di culto, come ad esempio un prete copto per un ragazzo egiziano. Sono numerosi i volontari autorizzati all’accesso ex art. 17 OP. Alcuni di essi tengono corsi di musica.

Sanità

La sanità è gestita dall’ASP di Catania. In Istituto il servizio medico è garantito tutti i giorni dalle 8 alle 20. Un infermiere è presente la mattina dal lunedì al venerdì. Il responsabile dell’Area sanitaria si reca in Istituto i giorni dispari, garantendo  complessivamente una presenza di circa 20 ore la settimana. Entra in Istituto una neuropsichiatra infantile tre volte la settimana e tutti i giorni le psicologhe (due sono esperte ex articolo 80 OP). Il dentista accede una volta la settimana, il cardiologo ogni 10/15 giorni e l’infettivologo una volta al mese. Gli altri specialisti accedono su richiesta. 

Al momento della visita non erano presenti ragazzi con disagi psichici rilevanti. La maggior parte di essi assume però qualche tipo di terapia per il controllo dell’ansia o altre problematiche. Dieci ragazzi sono seguiti dal Ser.D che accede una volta al mese. I ragazzi minorenni sono seguiti da SerD anche per tabagismo. 

Eventi critici e sistema disciplinare

A causa dei problemi di sovraffollamento che hanno interessato alcuni IPM del nord Italia, a inizio 2023 molti ragazzi arrestati al nord sono stati condotti in istituti del centro e sud Italia. Nella scelta di chi inviare sono stati sempre individuati ragazzi stranieri, nella maggior parte dei casi minori stranieri non accompagnati che, non avendo la famiglia in Italia, potevano essere sradicati dal territorio con maggiore facilità. Questa soluzione ha causato molti disagi e proteste da parte dei ragazzi trasferiti, sfociate in alcuni casi in azioni quali l’incendio delle stanze. A Catania questi episodi sono stati numerosi. Al momento della visita 6/7 stanze erano inagibili per incendi. Questi ragazzi sono stati poi trasferiti in altri istituti. Oltre a questa parentesi, in generale gli eventi critici non sono frequenti. Non si verificano quasi mai atti di autolesionismo e non si sono mai verificati tentativi di sucidio.

Per quanto riguarda il sistema disciplinare di norma si riunisce un consiglio disciplinare a settimana che interessa solitamente la situazione di circa 3/4 ragazzi. Alle infrazioni si cerca di rispondere in primis con azioni riparative, solo raramente con l’esclusione dalle attività (sportive e ricreative, mai formative). 

Scuola, lavoro e formazione professionale

Le attività scolastiche prevedono corsi di alfabetizzazione, scuola media e un biennio di potenziamento delle competenze. Tutti i ragazzi sono impegnati la mattina nelle lezioni, divisi in piccolo gruppi in base ai livelli scolastici. Un ragazzo dopo il diploma svolge in autonomia delle attività di avvicinamento al lavoro da geometra, grazie all’utilizzo di un computer e all’ingresso una volta al mese di una ingegnera che gli assegna progetti edili e ne monitora l’andamento. Non sono previsti veri e propri corsi di formazione professionale, interrotti in tutti gli IPM della Sicilia da diversi anni. Fino al 2013/2014 erano previsti bandi appositi che rispecchiavano le esigenze degli istituti, prevedendo corsi di durata inferiore rispetto alla norma e attivabili anche con un numero di partecipanti ridotto. L’erogazione di bandi specifici è stata però interrotta dalla Regione Sicilia e da allora mai più riattivata. Si sta pensando di provare a superare tale ostacolo attivando nuovi corsi di formazione insieme al CPIA di riferimento, ma ad oggi non vi è ancora nulla di fatto. Sono previsti dei corsi non ufficiali per lavorare come pizzaiolo e barbiere e un corso online di educazione finanziaria offerto dalla Findomestic che coinvolge 4 ragazzi. Nessun ragazzo svolge attività lavorativa vera e propria. Non vi sono autorizzazioni al lavoro all’esterno ex art. 21 OP. Una delle difficoltà nell’attivazione di tali percorsi è la collocazione dell’Istituto che difficilmente consente di muoversi per raggiungere luoghi di studio o di lavoro se non con mezzi propri. Sono erogati alcuni tirocini formativi con borse lavoro che coinvolgono tre ragazzi nella manutenzione del verde all’interno dell’Istituto e un ragazzo che assiste la ditta esterna incaricata del vitto. 

Attività culturali, sportive e ricreative

Sono numerose le attività offerte ai ragazzi dell’Istituto. Tra questi corsi di musica (il mercoledì e il sabato) e di teatro. Numerose sono le relazioni con associazioni esterne, tra le quali l’Associazione Pio La Torre con la quale i ragazzi svolgono incontri tramite collegamenti online. Per quanto riguarda le attività sportive i ragazzi giocano a calcio con un istruttore sportivo e tutti i sabato disputano un campionato di calcio a 5 con squadre che accedono in Istituto. Viene praticata anche la pallavolo e corsi di danza  di vario genere. Dovrebbe partire a breve un corso di  Badminton. Il progetto “Remare in libertà”, attivato dal Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità insieme alla Federazione Italiana Canottaggio, consente a due ragazzi giovani adulti di uscire regolarmente per svolgere un corso di canottaggio. I ragazzi non autorizzati all’uscita possono allenarsi nella palestra all’interno dell’Istituto con un vogatore posizionato davanti a uno schermo che riproduce il mare. Il sabato i ragazzi possono partecipare alla messa, la domenica non sono previste attività.

Giornata tipo

8.15: colazione
8.30 – 12.30: attività scolastiche, lavorative e ricreative
12.30: pranzo
14.00/15.00 – 18.00: attività scolastiche, lavorative e ricreative
19.00: cena
20.00: chiusura delle stanze di pernottamento

Contatti con l’esterno

I colloqui si svolgono quattro giorni della settimana più il sabato. I ragazzi che effettuano regolarmente colloqui in presenza sono solo quelli con i familiari nella provincia di Catania, pari al momento della visita a 1/3 del totale (8 ragazzi). Il resto dei ragazzi svolge videocolloqui. Tutti i ragazzi svolgono tra le 2 e le 3 telefonate a settimana, della durata di 20 minuti ognuna. Non è previsto un luogo apposito per lo svolgimento dei colloqui prolungati, così come previsto dal D.lgs 121 dell’ottobre 2018. Da diverso tempo (circa dal 2008), ben prima dell’adozione della nuova normativa, l’Istituto garantisce la possibilità di svolgere colloqui prolungati della durata di 4 ore nell’area verde con la possibilità di consumare il cibo con i propri parenti.

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