Istituto Penale per i Minorenni di Acireale (CT)
Via G. Gozzano, 8 – 95024 Acireale (CT)
Tel: 095.601922, Fax. 095.601944
E-mail: ipm.acireale.dgm@giustizia.it
Posta certificata: ipm.acireale.dgm@giustiziacert.it
Tipologia: Istituto Maschile
Dislocazione: zona urbana
Tribunale per Minorenni e Ufficio di Sorveglianza di riferimento: Catania
Ufficio Servizi Sociali Minorenni (USSM) di riferimento: Catania
Struttura
L’Istituto Penale per minorenni con sezione di semilibertà è un’antica costruzione, originariamente un convento, che dal XIX secolo è stata utilizzata come struttura di pena sia femminile che maschile: riformatorio, prigione scuola, fino ad assumere nel 1988, a seguito dell’emanazione del D.P.R. n.448, l’attuale denominazione. Inserita nell’ambito urbano della città di Acireale e collegata con le infrastrutture del territorio, può accogliere fino a 20 minori di sesso maschile, inclusi eventuali ragazzi sottoposti alla misura della semidetenzione o semilibertà per i quali è prevista una disponibilità di 3 posti letto.
L’Istituto è suddiviso su tre livelli secondo la seguente disposizione:
Al piano terra – Portineria, sala d’attesa, sala controllo pacchi, sala mensa agenti, refettorio, cucina, ufficio educatori, ufficio del comandante, ufficio matricola, sala colloqui, barberia laboratori corsi professionali (2), laboratorio di ceramica, infermeria, servizi igienici. Lo spazio aperto esistente è un cortile passeggio dove vengono svolte anche le attività sportive, in fase di ampliamento.
Al primo piano – Sezione detentiva composta da sette stanze di grandezze disuguali (da due, tre e quattro posti letto) con annessi servizi igienici comprensivi di doccia), una piccola cappella, palestra, cucina didattica e ufficio del capoposto.
Al secondo piano – una biblioteca, due aule scolastiche, una sala per attività musicali, una stanza in uso al Cappellano, un teatro che funge da sala polivalente, due stanzette utilizzate all’occorrenza per l’isolamento sanitario, un magazzino vestiario-agenti polizia penitenziaria ed infine i locali della caserma agenti.
Nel corpo esterno della struttura detentiva e adiacente alla stessa è ubicata la palazzina che contiene:
Al piano terra – uffici amministrativi e Direzione;
Al primo piano – alloggio di servizio.
Detenuti
Al momento della visita, all’inizio di settembre 2021, i ragazzi detenuti presenti erano 13, a fronte di una capienza regolamentare di 20 posti. Nove i ragazzi italiani, 4 gli stranieri: 1 libico, 1 afghano e 2 rumeni. Gli italiano erano provenienti per lo più dalle aree del catanese e messinese. Il ragazzo libico è da molti anni ristretto in IPM, dal 2013 al 2017 in Sicilia molti ragazzi del nord Africa venivano arrestati e ristretti in IPM con l’accusa di essere scafisti.
Con il d.lgs 121/2018 il numero di detenuti minorenni è notevolmente diminuito. La maggior parte dei ragazzi ristretti ha tra i 18 e 21 anni. Tutti i ragazzi con una condanna definitiva che si trovavano nell’IPM di Acireale al momento della visita erano maggiorenni. L’istituto non è nelle condizioni di separare minorenni e giovani adulti, né imputati e definitivi. Ci è stato riferito che anzi a volte i ragazzi maggiorenni ristretti divengono delle guide, in senso positivo, dei minori che si trovano in istituto. Lo staff ha deciso di lavorare sempre con un gruppo unico, per evitare disequilibri e dinamiche gruppali.
Al momento della visita 5 ragazzi erano in articolo 21. Tra questi anche qualche non definitivo.
I permessi premio coinvolgono tutti i ragazzi definitivi. Al momento della visita 5 ragazzi erano in attesa di condanna definitiva; mentre 8 erano definitivi.
I reati per i quali erano ristretti i ragazzi al momento della visita erano:
- concorso in omicidio e occultamento di cadavere
- favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
- tentato omicidio
- spaccio (art. 74 T.U. sulla droga)
- lesioni gravi
Staff
Direttore: Dott.ssa Carmelina Leo
Il personale in forza alla struttura è così composto:
27 unità di polizia Penitenziaria (di cui 1 ispettore e 1 sovrintendente)
5 educatori
3 unità in segreteria
3 unità nel settore ragioneria.
Un addetto al centralino
Il servizio cucina, in convenzione con ditta esterna, prevede 3 unità di personale.
Vi è poi il mediatore culturale di lingua araba, lo stesso che presta servizio nell’IPM di Catania.
Emergenza sanitaria da Covid-19
Nel periodo di lockdown della primavera 2020 sono state sospese tutte le attività scolastiche tranne per un ragazzo che nel mese di maggio ha svolto didattica a distanza per conseguire la licenza media. Dall’inizio dell’anno scolastico 2020-2021 le attività si sono svolte regolarmente in presenza fino al 14 di gennaio quando la Sicilia è diventata zona rossa. Attualmente il corso di scuola media è tenuto in didattica a distanza grazie a sette computer forniti dal Cpia e dei tablet acquistati dall’istituto.
Due ragazzi in articolo 21 – che fino al marzo 2020 erano autorizzati a permanere fuori dall’istituto dalla mattina fino alle 20, per frequentare uno l’istituto superiore e l’altro la facoltà di ingegneria di Catania – con la chiusura delle scuole e delle università hanno mantenuto l’articolo 21 e trascorrono le giornate in ambienti fuori dalla zona detentiva in totale autonomia. Sono forniti di cellulare, computer personale e connessione internet necessari per continuare a seguire le lezioni in didattica a distanza.
Nel gennaio 2021, 4 ragazzi hanno avuto il Covid; precedentemente anche due agenti. Con il contagio dei ragazzi però la situazione da gestire è stata complessa. Tuttavia l’istituto non ha scelto la via dello sfollamento. È stata fatta una quarantena e una divisione dei ragazzi tra contagiati, in isolamento sanitario, e sani tutti concentrati nella sezione centrale. Era stata creata nella sezione Covid anche un’area dove i ragazzi potevano pranzare e cenare insieme, ovviamente tutelando il personale.
Purtroppo però in quella fase tutto il gruppo ha vissuto una “vita sospesa”. Le attività si sono interrotte completamente e sono passati 3 mesi prima che si riuscisse a tornare alla normalità. Questo periodo – ci è stato riferito – ha avuto grandi ripercussioni, perché i ragazzi si erano adeguati a non far niente. Tra marzo e aprile 2021 sono poi però riprese le attività.
La direzione ha acquistato sanificatori all’ozono per la sanificazione quotidiana. Una volta negativizzatisi tutti i ragazzi si è poi proceduto a una sanificazione totale e profonda con una ditta specializzata.
Al momento della visita a settembre 2021, più dell’80% di vaccinati nello staff penitenziario. Anche i ragazzi avevano ricevuto il vaccino.
Giornata tipo
Gli orari dell’Istituto sono:
ore 7.30 sveglia
ore 8.30 colazione
ore 9.00 – 12.00 attività
ore 12.30 -13.30 pranzo e ora d’aria
ore 13.30 – 15.00 chiusura pomeridiana
ore 15.00 – 19.30 attività e aria
ore 20.00 cena
ore 20.30 chiusura notturna
Nella parte esterna dell’istituto c’è un cortile cui i ragazzi detenuti possono accedere tutti i giorni e per molte ore al giorno.
Sanità
Nell’istituto sono presenti un medico, un’infermiera e una psicologa alle dipendenza dell’ASP. È presente anche una neuropsichiatra infantile anche esperta di farmacologia. Inoltre è attivato all’occorrenza il Centro adolescenti di Catania per la psicoterapia; in questo caso i ragazzi ristretti vengono accompagnati fuori dall’istituto.
Negli anni, nonostante la diminuzione del numero dei ragazzi ristretti, ci è stato segnalato siano aumentate le problematiche psichiatriche.
Spesso queste risultano collegate al tema delle dipendenze. I drug test all’ingresso in istituto rilevano come tutti gli ragazzi ristretti, o quasi tutti, facciano uso di sostanze; tuttavia ci è stato riferito che generalmente rifiutano percorsi.
Istruzione
Un ragazzo libico segue la scuola fuori dall’istituto (nel periodo della chiusura seguiva in DAD); sta prendendo il diploma turistico. Inoltre, viste le sue doti frequenta anche il corso per la ECDL (patente europea del computer). A settembre stava svolgendo anche il corso per diventare panettiere.
Formazione professionale e lavoro
Un ragazzo lavora come aiuto cuoco nella cucina dell’istituto, assunto con regolare contratto di lavoro a tempo determinato dalla ditta Sodexo.
Da maggio 2020 è ripreso il corso professionalizzante in attività di impiantistica ed edilizia che ha impegnato a turno due ragazzi al giorno per quattro ore e si è concluso a fine anno con più di mille ore di attività.
Con il capo d’arte sono portate avanti attività di giardinaggio, edilizia e imbianchino.
Attività culturali, sportive e ricreative
Il cappellano dell’istituto propone attività anche all’esterno dell’istituto.
Con il progetto “Parco dell’Etna” nel quale si curano le vigne, si vendemmia e poi si produce il vino: “Il ricercato” dell’Etna. La vendemmia, cui partecipano diversi ragazzi, è anche un momento di convivialità.
I ragazzi partecipano alla mensa dei poveri ad Aci Reale; si tratta di un contesto urbano e ai ragazzi che ne prendono parte è concesso di gestire l’attività in autonomia. Nel periodo Covid la mensa dei poveri si è organizzata preparando monoporzioni e quindi garantendo la sicurezza degli utenti.
Al momento della visita erano attivi i corsi di pittura, fotografia, realizzazione di libri tattili per bambini che vengono poi donati a malati oncologici.
Contatti con l’esterno
I ragazzi sono molto integrati con il territorio, che vivono molto potendo anche uscire per alcune attività. Anche il cappellano dell’istituto permette ai ragazzi di uscire per fare volontariato.
Come in tutta Italia, le modalità di svolgimento dei colloqui hanno seguito l’andamento dell’emergenza sanitaria a livello regionale. Da dopo il lockdown di inizio 2020 i colloqui sono gradualmente ripresi in presenza con limitazione degli ingressi a maggio e poi più allargati nei mesi estivi approfittando della possibilità di svolgerli in spazi esterni. Nel periodo di zona arancione sono poi stati nuovamente sospesi per il divieto di spostarsi fra comuni. Dal marzo 2020 è comunque sempre stata garantita la possibilità di svolgere colloqui tramite videochiamata.
L’istituto di Acireale sarebbe stato il primo in Italia ad adibire uno spazio per lo svolgimento di visite prolungate così come previste dal D.lgs. 2 ottobre 2018 n.121. Prima dell’emergenza sanitaria si offriva così la possibilità di passare alcune ore con i propri cari in un ambiente simile a quello familiare, dotato di cucina e angolo giochi per i bambini. Per evitare di sottoporre a controlli il cibo portato dall’esterno, è stata attivata una convenzione con una gastronomia vicina all’istituto dove i parenti dei ragazzi hanno la possibilità di acquistare il cibo da portare all’interno.
Diritti religiosi
Con padre Ciccio, il cappellano dell’istituto, i ragazzi svolgono attività di volontariato come la pulizia della spiaggia o delle piazze del Paese dalla sabbia vulcanica.
Non si è mai interrotto l’ingresso una volta a settimana di un mediatore culturale, in quanto considerato come un servizio essenziale per l’istituto data la presenza di due ragazzi di lingua araba.
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Keep it Trill. Il sesto rapporto di Antigone sugli istituti penali per i minorenni