Istituto Penale per i Minorenni di Bari
Via Giulio Petroni, 90 – 70124 Bari (BA)
Tel: 080-5041012 ; 080-5041014
Email: ipm.bari.dgm@giustizia.it
Posta certificata: ipm.bari.dgm@giustiziacert.it
Tipologia: Istituto Maschile
Dislocazione: zona urbana
Centro per la Giustizia Minorile (CGM) di riferimento: Bari
Tribunale per Minorenni e Ufficio di Sorveglianza di riferimento: Bari
Ufficio Servizi Sociali Minorenni (USSM) di riferimento: Bari
Nodi identificativi e problematici
Dalla visita condotta nell’istituto penale per minorenni di Bari è emerso un istituto in buone condizioni. A livello strutturale, non si evidenziano particolari criticità. I numeri dei ragazzi detenuti sono particolarmente bassi, a riprova di un trend decrescente osservato negli ultimi anni e accelerato nei mesi di pandemia. La giustizia minorile barese poggia su decisioni di magistrati particolarmente restii a disporre misure di esecuzione penale intramuraria. In tempi di Covid, tale tendenza ha portato a numeri significativamente ridotti, attingendo a tutte le misure emergenziali per ridurre le presenze negli istituti di pena.
Il minor numero di ragazzi detenuti ha consentito una più facile gestione dell’emergenza sanitaria, potendo far affidamento su una maggiore disponibilità di spazi. Allo stesso tempo, le ridotte presenze hanno probabilmente contribuito a creare un clima più disteso nei mesi di pandemia. Non si è infatti registrato alcun aumento di tensione, nonostante le varie chiusure che hanno interessato l’istituto.
Si registra uno carenza di fondi per i corsi professionalizzanti destinati dalla Regione Puglia.
Struttura
L’istituto penale per minorenni di Bari si trova in pieno tessuto urbano, nella parte sud-est della città, ed è facilmente raggiungibile con mezzi pubblici. L’istituto verte in buone condizioni strutturali. La facciata esterna dell’edificio è stata ristrutturata di recente. L’area antistante l’ingresso e i giardini annessi, interno al muro di cinta costruito nel 1987, sono complessivamente ben curati.
L’edificio si sviluppa su tre piani. Il piano terra ospita gli uffici amministrativi e la direzione, il primo piano le aree detentive e il piano seminterrato le aule destinate all’istruzione, alle attività formative e ai laboratori.
Il primo piano è composto da tre gruppi detentivi, corrispondenti alle sezioni degli istituti per adulti. Le stanze di pernottamento sono piuttosto grandi (di media circa 5 metri per 8, escluso il bagno). I bagni sono dotati di water, lavandino, bidet, doccia. I ragazzi hanno a disposizione acqua corrente calda e fredda 24 ore su 24. Ogni stanza è dotata di televisore con collegamento a circuito chiuso con la TV satellitare Sky. I termosifoni sono presenti sia all’interno delle stanze sia nei corridoi. Si sta ragionando sulla possibilità di predisporre ovunque l’impianto di climatizzazione, per ora presente solo in alcuni ambienti (ad esempio nella cappella). Le finestre che danno sulla strada sono dotate di schermature per evitare le comunicazioni verbali con l’esterno. Prima del 1987, anno della costruzione del muro di cinta, servivano anche per evitare il passaggio di droga leggera. Ogni gruppo detentivo è dotato di una sala ricreativa grande e spoglia, attrezzata unicamente di un biliardino. Al primo piano si trova anche il refettorio arredato da tavoli e frigorifero. L’istituto è dotato di un montavivande per far sì che i cibi arrivino ancora caldi al primo piano. In cucina, attrezzata e pulita, lavora una ditta su appalto.
Nella sezione per la semi-libertà è ospitato il Centro di prima accoglienza (Cpa). È composto da due stanze, piuttosto tristi e sguarnite, con tre letti ciascuna, in teoria una maschile e una femminile (anche se le ragazze non arrivano praticamente mai). Il Cpa è qui dal 1990, trasferito qui su decisione del Ministero (prima si trovava presso il Tribunale minorile) per evitare personale dedicato (gli psicologi del carcere arrivano in questa sezione al bisogno). Non ha spazi comuni, ricreativi né altro. La direzione dell’istituto ci dice che comunque gli ingressi in Cpa sono molto pochi e riguardano solo i plurirecidivi, i reati gravissimi o coloro che non si sa dove collocare in attesa dell’udienza di convalida.
Al piano interrato si trovano gli spazi per lo svolgimento delle attività offerte in istituto. Vi sono due aule scolastiche, di cui una dotata di piccola biblioteca realizzata dai ragazzi, sia per quanto riguarda gli scaffali di legno che per la catalogazione dei libri. Vi è poi una sala musica attrezzata con vari strumenti tra cui la batteria acquistata dall’istituto, una saletta per fumare con un disegno alle parete fatto dai ragazzi, le aule per i laboratori di restauro/ebanisteria e per il laboratorio per i prodotti da forno, dove si producono i biscotti “Le scappatelle”. Nell’istituto vi è una sala teatrale piccola ma ben curata, costruita nel 1997 dagli stessi ragazzi sotto la guida dei tecnici del Teatro Kismet Opera di Bari. L’istituto è dotato di un laboratorio attrezzato per la schedatura del Dna. Tutti gli spazi comuni sono coperti da un sistema di videosorveglianza (160 videocamere in totale), ad esclusione degli uffici, dei bagni e della cappella. Anche una singola stanza di pernottamento è dotata di videocamera e viene usata per isolamenti sanitari, giudiziari, persone a rischio suicidario. All’esterno si trovano un campo da calcio, un campo polifunzionale anche da calcio a 5, un cortiletto adiacente e il padiglione che ospita la palestra. è In costruzione una serra professionale dove produrranno funghi cardoncelli, che si spera andranno nei supermercati entro fine anno. Nei mesi estivi la serra produrrà erbe aromatiche.
Detenuti
Al momento della visita l’istituto ospita 13 ragazzi detenuti, di cui 8 minorenni e 5 maggiorenni. Quattro ragazzi hanno una posizione giuridica definitiva mentre nove sono in attesa di primo grado di giudizio. Sei sono invece i ragazzi stranieri.
L’istituto ha una capienza regolamentare di 35 posti, ma da tempo le presenze si attestano ben al di sotto del tetto massimo. La pandemia ha sicuramente contribuito ad abbattere il numero di ragazzi detenuti, il quale era però già in calo da tempo anche grazie alla tendenza della magistratura pugliese a non far ricorso alla custodia cautelare in carcere.
Evitando come prassi anche gli arresti, il Cpa presente in istituto lavora in maniera assai ridotta avendo accolto un totale di 16 ragazzi arrestati tra il gennaio 2020 e il giugno 2021.
Non vi è una sezione a custodia attenuata. La direzione sostiene che il sistema è già molto deflattivo e nei confronti dei pochi ragazzi che arrivano in carcere la magistratura di sorveglianza non sarebbe propensa a concedere la possibilità di uscire per le attività esterne.
Con l’arrivo del Covid-19, l’istituto ha messo in atto tutte le misure straordinarie varate dal governo per ridurre il numero di presenze negli istituti di pena. Sono state applicate sia le norme relative alle misure cautelari non detentive, con collocamento e permanenza in casa e comunità, sia le norme previste dai decreti emanati dall’inizio della pandemia. La matricola e tutti gli operatori hanno da subito lavorato per questo scopo. Sono così usciti tutti i ragazzi detenuti con pene inferiori ai 18 mesi e con i necessari requisiti soggettivi.
Staff
Il personale di polizia è composto da 38 unità. Nello specifico, un Dirigente Aggiunto, un sostituto Commissario, un Ispettore Superiore, Un ispettore, 3 Sovrintendenti, 14 Assistenti Capo Coordinatore, 3 Assistenti Capo, 4 Assistenti, 5 Agenti Scelti e 4 Agenti.
I funzionari della professionalità pedagogica sono 5 di cui un coordinatore di Area.
È presente, altresì, personale amministrativo (segreteria e ragioneria) e due operai.
Il servizio sanitario, psicologico e specialistico neuropsichiatrico è assicurato da personale dell’ASL della provincia di Bari. Nello specifico, si annovera la presenza di un medico incaricato per tre ore al giorno, due infermieri, che assicurano un servizio di 12 ore al giorno ( in istituto dalle 8 alle 20); due psicologi, un neuropsichiatra che effettua consulenze una volta a settimana, un medico psicoterapeuta). E’ attivo anche un servizio di consulenza SER.D. a chiamata.
In istituto è attivo un servizio di mediazione culturale con mediatori di lingua araba, rumena, albanese, inglese, etc. che intervengono a chiamata.
Emergenza sanitaria Covid-19
L’istituto non ha riscontrato particolari difficoltà nella ha gestione dell’emergenza sanitaria e già dal giugno 2020 si è tornati ad una pressoché normalità dopo i mesi di lockdown nazionale.
Durante la pandemia la scuola non si è mai interrotta. Tre ragazzi hanno portato avanti l’anno scolastico in dad con le classi esterne di scuola superiore che frequentavano prima dell’ingresso in istituto.
I video-colloqui sono stati effettuati con telefoni comprati dall’istituto e in parte donati da Tim. Oggi i colloqui si effettuano in presenza, con i vetri divisori.
L’intero istituto ha aderito alla campagna vaccinale: ragazzi, operatori, volontari. In passato solo due ragazzi minorenni di Foggia non si sono vaccinati, in quanto i genitori non hanno dato il consenso. Al momento della visita, tre ragazzi erano in isolamento fiduciario tuttora previsto, per la durata di 14 giorni al momento del primo ingresso.
Giornata tipo
Gli orari della vita interna sono:
– 7.30 sveglia e colazione
– 8:30 attività
– 12/12.30 pranzo
– un’ora e mezza di riposo in stanza
– 14.30/15 ripresa attività
– 16/16.30 permanenza all’aperto (sport)
– 18.30/19 rientro in sezione e cena
– 20 in stanza
– 23 si spengono le luci
Sistema Disciplinare
Ai ristretti vengono applicate le sanzioni disciplinari previste dal Decr. Leg.vo n° 121/2018, nel rispetto delle modalità e delle procedure previste per legge.
Secondo quanto riportato dall’area educativa, l’applicazione delle sanzioni in conseguenza di comportamenti non conformi alle regole è considerata modalità disciplinare residuale, adottata laddove gli interventi di sostegno e chiarificazione non sortiscano gli effetti di un ridimensionamento del comportamento disfunzionale. In alcuni casi vengono applicate sanzioni riparatorie del danno e modalità di conciliazione.
Eventi critici
Dal gennaio 2020 al giugno 2021 sono stati registrati in istituto 45 eventi critici. Di questi, 28 sono state catalogate come “azioni violente” e 16 come “infrazioni”. Vi è stato poi un unico caso di autolesionismo.
La direzione afferma che durante la pandemia non vi è stato alcun aumento della tensione, anzi casomai si è registrato un calo di provvedimenti disciplinari o autolesionismo, dovuto probabilmente anche al calo dei numeri.
Sanità
L’istituto è dotato di una piccola infermeria per la medicina di base. Per le visite e gli interventi specialistici, si reca il medico in istituto oppure si svolgono all’esterno. Vi è una sala destinata allo psicoteraupeta, che opera in istituto per 30 ore settimanali.
Istruzione
Con l’inizio dell’anno scolastico 2020/2021, le lezioni sia della scuola elementare che media sono riprese regolarmente in presenza.
Sono attivi in Istituto una pluriclasse elementare e di alfabetizzazione primaria ed una pluriclasse di scuola media. Allo stato, sono iscritti alla classe elementare 4 minori, mentre a quella media ne sono iscritti 2.
Per quanto concerne le attività extracurriculari, al momento sono attivi:
- un progetto di promozione della cultura della legalità (PON Scuola) per 10 partecipanti;
- un progetto di attività espressive ed artistiche “L’Amore che muove il sole e l’altre stelle”, gestito dall’Ass. Mediavia di lecce, in collaborazione con Antigone Puglia;
- un laboratorio di produzione di biscotti biologici (“Le Scappatelle”), gestito dalla Coop. Soc. “Officina Creativa” di Lecce e frequentato da 5 minori e giovani (3 in tirocinio formativo e gli altri due in stage propedeutico all’eventuale avvio del tirocinio);
- un laboratorio di produzione di funghi biologici, gestito dalla coop,. Soc. “Semi di vita” di Casamassima (Ba), in cui è regolarmente occupato un giovane detenuto.
Lavoro e formazione professionale
Sono attivi due laboratori, che coinvolgono 5 ragazzi ciascuno: cucina (prodotti da forno) e restauro/ebanisteria. I corsi sono erogati da Enti accreditati dalla regione ma finanziati direttamente dall’istituto. L’istituto spende circa 40.000 euro l’anno per la realizzazione di corsi professionali, non potendo contare su fondi regionali. L’istituto punta su corsi ben spendibili sul mercato. Ogni corso dura tuttavia minimo 9 mesi e dunque, visto il periodo breve di detenzione di molti dei ragazzi, nel 2002 l’istituto ha firmato un protocollo con la Regione Puglia affinché moduli più brevi valgano come titolo legale, anche se non si raggiunge l’attestato finale. Un corso da 9 mesi viene ad esempio suddiviso in 3 moduli da 3 mesi, ciascuno dei quali fornisce crediti autonomi.
Due ragazzi lavorano fissi nel biscottificio che produce i biscotti “Le scappatelle”, preparati con prodotti biologici e di qualità e in vendita all’esterno dell’istituto.
Attività culturali, sportive e ricreative
L’attività teatrale viene svolta in convenzione con il teatro Kismet Opera di Bari. Le attività teatrali si sono interrotte solo nei mesi del lockdown totale e sono poi subito riprese. I ragazzi lavorano a due spettacoli all’anno, in occasione dei quali l’istituto si apre al pubblico esterno. Al momento della visita si era appena concluso il primo ciclo ed era andato in scena lo spettacolo di fine progetto, con 3 giorni di apertura al pubblico (non in sala teatro, per i rischi Covid, bensì all’aperto). Era pertanto già ripartito il secondo ciclo di attività.
Nella sala musica, attrezzata con diversi strumenti, i ragazzi suonano e scrivono canzoni rap che sono state incise e hanno anche vinto vari premi.
Vi è un progetto di mediazione e giustizia riparativa, che viene inizialmente proposto a tutti i ragazzi. Coloro che manifestano la volontà di aderire, vengono chiamati per una spiegazione e riflessione più approfondita sul percorso.
Volontari
Dal maggio 2020 sono ripresi gli ingressi dei volontari con limitazione nei numeri.
Contatti con l’esterno
Sin dall’inizio della pandemia la sala colloqui è stata attrezzata con divisori in vetro plexiglass. Al momento della visita i colloqui in presenza si effettuano ancora in tale modalità.
Per quanto riguarda le visite prolungate introdotte dalle nuove norme del 2018, sono stati stanziati 500.000 euro per la costruzione di un prefabbricato pesante che serva allo scopo. Per le visite resterà il controllo visivo degli agenti. Il problema dell’intimità si risolve, per i ragazzi detenuti con sentenza definitiva, attraverso la concessione di permessi orari da trascorrere in questo spazio. La direzione è convinta che anche per i ragazzi ancora giudicabili si faranno venire in mente altre strade, visto che possono contare su una magistratura particolarmente permissiva ed illuminata.
Diritti religiosi
L’istituto ha al suo interno una grande cappella per il culto cattolico. Un sacerdote cattolico svolge le funzioni di cappellano, coadiuvato da un nutrito gruppo di volontari. I ragazzi musulmani coltivano il loro credo con pratiche individuali. Non è presente nella Città di Bari una comunità islamica strutturata con un Imam che possa ad accedere stabilmente in Istituto. In caso di presenza di detenuti ortodossi si fa riferimento al Pope della Chiesa ortodossa di San Nicola, mentre per quelli di professione protestante ci si rivolge ai pastori delle chiese riformate presenti a Bari.
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Keep it Trill. Il sesto rapporto di Antigone sugli istituti penali per i minorenni