Firenze

Istituto Penale per i Minorenni di Firenze

Indirizzo: Via Orti Oricellari 18, 50123 Firenze
Telefono: 0555 386400
Email: ipm.firenze.dgm@giustizia.it
PEC: ipm.firenze.dgm@giustiziacert.it
Tipologia: Istituto Penale per i Minorenni maschile
Dislocazione: zona urbana
Centro per la Giustizia Minorile (CGM) di riferimento: Firenze
Tribunale per Minorenni e Ufficio di Sorveglianza di riferimento: Firenze
Ufficio Servizi Sociali Minorenni (USSM) di riferimento: Firenze

 

A questo link un video realizzato per un precedente rapporto di Antigone

 

L’Istituto in sintesi

Collocato a pochi passi dalla stazione di Santa Maria Novella, l’Istituto Penale per Minorenni di Firenze è l’unico carcere minorile maschile della regione Toscana. All’interno dello stesso edificio è presente anche un Centro di Prima Accoglienza (CPA) dove vengono ospitati, per un massimo di 72 ore, minori maschi e femmine arrestati nel territorio. Le dimensioni dell’Istituto penale sono ridotte, con una capienza massima di 17 posti. A questi si aggiungono 4 posti del CPA. Al momento della visita, in IPM erano presenti 19 ragazzi e altri 2 erano ospitati nelle stanze del CPA. Per la prima volta dopo tanto tempo, l’Istituto fiorentino risulta quindi sovraffollato. Oltre per l’elevato numero di presenze, il 2023 è stato un anno particolarmente complicato a causa di diversi eventi critici, tra i quali due evasioni avvenute in estate. Per questa ragione sono stati incrementati i dispositivi di sicurezza, come il filo spinato non presente in passato. Viene segnalato come negli ultimi anni si sia assistito sempre più ad un incremento di ragazzi affetti da disagio psichico, difficili da gestire all’interno di un Istituto penitenziario. Più della metà dei ragazzi presenti in Istituto assumeva terapie farmacologiche. 

A livello strutturale, l’Istituto continua ad essere interessato da lavori di ristrutturazione che dovrebbero cambiare la destinazione di alcuni ambienti in modo da creare una nuova sezione detentiva, destinata a ragazzi autorizzati al lavoro all’esterno ex art. 21 OP. Come in altri IPM, anche a Firenze viene segnalata la difficoltà di attivare percorsi di formazione professionale, principalmente a causa della mancanza dei requisiti necessari all’iscrizione.

Struttura 

L’IPM si trova in una struttura di interesse storico-artistico con vincoli architettonici, in pieno centro storico e a pochi passi dalla stazione Firenze Santa Maria Novella. Dal 2012 al 2017 la struttura è rimasta chiusa per lavori di ristrutturazione. A novembre 2022 sono ripartiti altri interventi di rifacimento, che presumibilmente non termineranno prima del 2025. Il progetto prevede il passaggio degli attuali ambienti destinati alla cucina, ambulatori, sala colloqui ed uffici all’area del Centro di Prima Accoglienza (CPA). Lo spazio attualmente utilizzato dal CPA diventerebbe invece una nuova sezione detentiva a custodia attenuta per 6/7 ragazzi condannati in via definitiva. La capienza dell’IPM passerebbe così a un massimo di 23 posti totali.
A causa di due evasioni avvenute nell’estate del 2023, dal mese di ottobre l’Istituto è stato cinto di filo spinato.

Spazi detentivi
Il primo piano ospita il Centro di Prima Accoglienza (CPA), composto da due stanze doppie (una per ragazzi e una per ragazze), una sala polivalente usata sia per i colloqui che per la socialità, una piccola stanza lavatrice e una cucina che serve l’intero Istituto. A causa della mancanza di personale di sicurezza gli ospiti del CPA trascorrono la maggior parte del tempo chiusi nelle loro stanze. Il secondo piano ospita la sezioni detentive dell’IPM, articolate su due corridoi paralleli con al centro la sala mensa. Un corridoio è composto da quattro stanze di pernottamento (tre da tre posti e una da due posti) in condizioni piuttosto fatiscenti, con il bagno alla turca e arredi in cattivo stato. L’altro corridoio ospita invece due stanze con ambienti più curati, bagni attrezzati e dotati di wc. Sono ospitati in queste stanze i quattro ragazzi autorizzati al lavoro all’esterno ex art. 21 OP. Il corridoio ha anche una terza stanza da due posti, usata solitamente per osservazione o periodi di isolamento, ma che, a causa della presenze elevate, era utilizzata come ulteriore camera di pernottamento. I letti sono dotati di piumoni e materassi appena acquistati.

 

Spazi comuni
L’Istituto è dotato di un grande campo da calcio intorno al quale sono collocati altri ambienti per le attività. Al momento della visita il campo aveva entrambe le reti rotte. E’ presente una grande palestra dotata di rete da pallavolo, canestri da basket, sacchi per la boxe e del materiale sportivo recentemente regalato dalla Fondazione Compagnia Babbo Natale. Una volta conclusi i lavori in corso nelle altre aree dell’Istituto, anche la palestra sarà ristrutturata. Gli ambienti chiusi intorno al campo da calcio ospitano tre aule scolastiche dotate di PC, una sala musica, un’aula per le attività artistiche e una sala polifunzionale che funge anche da teatro e biblioteca). Al secondo piano è presente una mensa dotata in cui mangiano tutti i ragazzi insieme, seduti ai tavoli insieme ai propri compagni di stanza. L’ambiente mensa è dotato di aria condizionata.

Ragazzi detenuti

Al momento della visita l’IPM di Firenze ospitava 19 ragazzi, due in più rispetto alla capienza. In caso di necessità, due ragazzi sono ospitati nella stanza per l’isolamento sanitario. Dei ragazzi presenti, 14 erano di origine straniera (di cui 8 dal Nord Africa) e 5 italiani. L’alto numero di stranieri deriva dalla funzione di supporto che l’IPM di Firenze ha da sempre ricoperto per gli IPM del Nord Italia, ospitando ragazzi provenienti da altri distretti giudiziari. Per quanto riguarda l’età, tredici ragazzi erano minorenni (tre di età compresa tra i 14 e i 16 anni, dieci di 17 anni) e sei ragazzi giovani adulti (tra i 18 e i 24 anni). Non viene applicata una divisione tra minori e giovani adulti. Per quanto riguarda invece le posizioni giuridiche tredici ragazzi in custodia cautelare (di cui cinque indagati, due imputati e sei con posizione giuridica mista senza condanne definitive) e sei condannati (di cui cinque definitivi e uno con posizione giuridica mista con almeno una condanna definitiva). La Direzione comunica che se fino al 2022 l’Istituto era solito ospitare ragazzi anche per periodi più lunghi, nel 2023 si è registrato un grande turnover e numerose permanenze brevi, principalmente legate ad aggravamenti della misura cautelare (15 nel corso dell’anno). Nel 2023 hanno fatto ingresso in Istituto in tutto 57 ragazzi. 

Anche il Centro di Prima Accoglienza ha registrato nel corso dell’anno un maggior numero di presenze rispetto al passato. Nel 2023 gli ingressi nel CPA sono stati, circa 40 rispetto i 25/30 di sei o  sette anni fa. Nel mese di novembre il CPA ha ospitato quattro ragazzi contemporaneamente, non succedeva da tempo che entrambe le stanze fossero al completo. Al momento della visita i ragazzi in CPA erano due. Uno di questi era in isolamento sanitario da 13 giorni a causa di una malattia infettiva. Appena negativo il ragazzo sarà condotto in una comunità di accoglienza.

Personale

Dal 2020 il ruolo di Direttrice è ricoperto dalla Dott.ssa Antonia Bianco. Anche se non nominato formalmente, il Dott. Paolo Valle, Capo area educativo, svolge la funzione di vice-direttore in caso di necessità. Oltre al capo area, il personale educativo è composto da tre Funzionari della Professionalità Pedagogica (FPP) ai quali si aggiunge un’esperta in pedagogica ex art. 80 O.P. La pianta organica prevede in teoria la presenza di 6 o 7 FPP, ma tutto sommato le risorse a disposizione sono considerate sufficienti. Viene invece segnalata una grande carenza di personale di Polizia penitenziaria, essendo effettive solo 18 risorse sulle 40 previste. Il personale è incaricato anche del CPA annesso all’Istituto nel quale, proprio per mancanza di operatori, i ragazzi trascorrono la maggior parte del tempo chiusi nelle stanze. Viene segnalata anche l’età elevata degli agenti ad oggi in servizio. Altra carenze è registrata nell’area amministrativa, che conta su un’unica funzionaria. La contabilità è gestita da un sovrintendente, a causa della mancanza di personale addetto.

Grazie ad un progetto con la cooperativa CAT un mediatore culturale di lingua araba garantisce all’Istituto un minimo di quattro presenze programmate al mese, più altre all’occorrenza. Nel mese di dicembre 2023 gli ingressi mensili erano otto. Il Cappellano accede all’Istituto una o due volte la settimana, mentre l’Imam di Firenze accede solitamente due volte l’anno in occasione del Ramadan. Per quanto riguarda i volontari, sono da tempo attivi tre progetti con la Croce Rossa, i Salesiani e Altro Diritto. Ogni venerdì tutto lo staff stabile partecipa ad un incontro multidisciplinare per coordinare le attività e discutere i percorsi dei ragazzi presenti in Istituto.

Sanità

Il Dirigente sanitario è il Dott. Domenico Fantò. Il presidio medico è di 18 ore settimanali, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.00. Il servizio infermieristico è invece presente 4 ore al giorno, dal lunedì alla domenica. Le visite specialistiche sono effettuate tramite CUP in presidi sanitari del territorio fiorentino. L’unico medico specialista che entra in Istituto con regolarità è il cardiologo ogni due/tre mesi. Al bisogno accede anche un oculista. Il Dirigente sanitario segnala la necessità di un dermatologo, vista l’incidenza della scabbia. Per quanto riguarda la salute mentale, sono presenti due psicologhe 20 ore settimanali ciascuna, un neuropsichiatra infantile 12 ore settimanali e uno psichiatra 8 ore alla settimanali. Viene segnalato un aumento negli ultimi due anni di ragazzi affetti da disagio psichico. Al momento della visita, otto ragazzi avevano una diagnosi psichiatrica rilevante.  Le patologie più diffuse sono disturbi della personalità, umorali e cognitivi. Buona parte dei ragazzi con disagio psichico è di origine straniera o minori stranieri non accompagnati e per questa ragione accade di frequente che la patologia venga diagnosticata per la prima volta proprio all’interno dell’Istituto.

Sono invece undici i ragazzi che assumono terapie con regolarità. Il Dirigente sostiene che, a causa dell’elevata incidenza di disagio psichico tra i ragazzi, l’Istituto sta diventando sempre più una struttura di valenza psichiatrica. Viene segnalata come ulteriore criticità la carenza di Comunità che accolgono ragazzi con disagio psichico o doppia diagnosi, che quindi permangono a lungo all’interno dell’Istituto. Sono sei i ragazzi seguiti dal SerD, lo stesso competente per la Casa Circondariale di Sollicciano. In base alle analisi urinarie, il responsabile del SerD valuta se seguire un ragazzo e coinvolgere il team composto da un’assistente sociale e un’educatrice.

Eventi critici e sistema disciplinare

Nell’estate del 2023 due ragazzi sono evasi dall’IPM di Firenze. Il primo è evaso nel mese di luglio, sfruttando le impalcature del cantiere, passando per il campo da calcio e poi sui tetti delle case vicine. Il secondo passando dalla biblioteca alla palestra. Al momento della visita, nessuno dei due ragazzi era stato rintracciato. E’ stata inoltre tentata un’altra evasione tramite la realizzazione di un buco nel soffitto di una stanza. A seguito di questi eventi le mura dell’Istituto sono state dotate di filo spinato, non presente fino ad allora. Sono state inoltre raddoppiate le inferriate ed è previsto l’innalzamento di ulteriori barriere. Sempre nei mesi estivi, due stanze sono state danneggiate nel corso di una protesta, causando danni all’arredo. I ragazzi responsabili delle proteste sono stati trasferiti in altri Istituti, dopo esser stati denunciati per danneggiamento. 

In caso di infrazioni disciplinari si risponde solitamente con azioni riparative, come ad esempio la scrittura di una lettera di scuse accompagnata da una riflessione su possibili soluzioni alternative al conflitto. E’ previsto un progetto di giustizia riparativa su scala nazionale che contempla percorsi di mediazione penale veri e propri. Tranne per il responsabile del progetto, lo staff non ha ancora ricevuto la formazione prevista. La sanzione dell’esclusione dalle attività in comune viene disposta in rari casi ed ha la durata massima di due o tre giorni. Nel corso del 2023 si sono tenuti quattro consigli disciplinari. Non sono state registrate nell’ultimo periodo particolari aggressioni nei confronti del personale.

Per quanto riguarda atti di autolesionismo, non sono state registrate nel corso dell’anno situazioni particolarmente gravi. Viene riferito che circa i 2/3  dei gesti autolesivi sono effettuati a scopo dimostrativo. Un tentativo di suicidio è stato sventato grazie all’intervento di un compagno di stanza. Al momento dell’ingresso, anche in assenza di medici e psicologi, ogni operatore può compilare un modulo tramite il quale chiedere che il ragazzo venga attenzionato per rischio autolesivo/suicidario. Nel corso dell’anno sono stati attenzionati circa 100 ragazzi. Al momento della visita, su 19 presenti 10 erano attenzionati. Gli operatori effettuano costanti riunioni multidisciplinari per rivalutare o meno l’attenzionamento del ragazzo.

Scuola, lavoro e formazione professionale

Da più di dieci anni all’interno dell’Istituto vi è un presidio del CPIA che garantisce corsi di alfabetizzazione, scuola primaria e il primo biennio superiore. Al momento della visita, cinque ragazzi erano iscritti all’alfabetizzazione e tre alla scuola primaria. Sono previsti dei corsi di potenziamento delle competenze. 

Viene segnalata la difficoltà di attivare percorsi di formazione professionale a causa della mancanza dei requisiti necessari richiesti ai partecipanti, come ad esempio documenti d’identità e permessi di soggiorno. A febbraio 2024 si dovrebbe riuscire a far partire un corso di cucina finanziato dalla Regione Toscana. 

Quattro ragazzi sono autorizzati al lavoro all’esterno ex art. 21 O.P. Tre di loro seguono un corso serale all’Istituto alberghiero e svolgono una piccola attività lavorativa di manutenzione del verde nel giardino del Tribunale per minorenni. Il quarto ragazzo partecipa ad un progetto di volontariato attivato dalla Caritas. 

Attività ricreative, culturali e sportive

Sono previste diverse attività culturali e ricreative. I ragazzi hanno accesso ad un laboratorio artistico (quattro giorni la settimana), un corso di musica rap (due giorni la settimana), attività di teatro e di cineforum. Quattro ragazzi seguono un corso di pianoforte tramite il quale è possibile sostenere un piccolo esame al Trinity college. A giugno 2023 tre ragazzi hanno sostenuto con successo tale esame, ottenendo un certificato di primo livello. I volontari della Croce Rossa e dei Salesiani svolgono attività ludico-ricreative generalmente durante i fine settimana. I volontari di Altro Diritto offrono sostegno per attività di potenziamento scolastico. Per quanto riguarda le attività sportive, oltre al calcio, alcuni componenti del Centro di Solidarietà di Firenze (CEIS) tengono un corso di educazione allo sport tre volte a settimana nella palestra dell’Istituto. 

Giornata tipo

8.00: sveglia e colazione
8.30: attività scolastiche e ricreative
12.30: pranzo
13.30 – 15.30: pulizia delle stanze di pernottamento da parte dei ragazzi
15.30 – 18.00: attività pomeridiane
18.00 – 19.00: docce
19.00: cena
20.00: chiusura stanze

Contatti con l’esterno

I colloqui in presenza si svolgono il venerdì e il sabato e coinvolgono circa la metà dei ragazzi detenuti. Tutti svolgono invece le videochiamate, previste dal lunedì al venerdì. Nonostante i lavori in corso, che dovrebbero cambiare destinazione a numerosi ambienti, non si è riusciti ad individuare degli spazi idonei per effettuare i cosiddetti colloqui prolungati, previsti dal D. Lgs. n. 121/2018. Tutti i ragazzi effettuano almeno sei telefonate al mese della durata di 20 minuti, più eventuali telefonate straordinarie. 

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Prospettive Minori. Settimo rapporto di Antigone sulla Giustizia Minorile
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