Pontremoli

Istituto Penale per Minorenni di Pontremoli (MS)

Via IV Novembre, 15 – 54027 Pontremoli (MS)
Tel: 0187-830135
Fax: 0187-833243
Email: ipm.pontremoli.dgm@giustizia.it
Posta certificata: ipm.pontremoli.dgm@giustiziacert.it
Tipologia: Istituto femminile
Dislocazione: zona urbana
Centro per la Giustizia Minorile (CGM) di riferimento: Genova
Tribunale per Minorenni e Ufficio di Sorveglianza di riferimento: Genova
Ufficio Servizi Sociali Minorenni (USSM) di riferimento: Genova

 


Nodi identificativi e problematici

L’Istituto Penale per Minori di Pontremoli è l’unico istituto femminile di tutto il Nord Italia, dopo la chiusura – ormai risalente a vent’anni fa – delle sezioni femminili degli IPM di Torino e Milano. Ciò significa che arrivano a Pontremoli tutte le giovani donne in misura cautelare o in espiazione di condanna definitiva da tutte le regioni settentrionali, in particolare dalle grandi aree metropolitane (Milano, Torino, Bologna, Genova). Questa è la vera questione cruciale del “modello Pontremoli”: ha senso mantenere un istituto di piccole dimensioni in un’area difficilmente raggiungibile e lontana dagli ambienti di vita delle giovani ospiti? Ci sono favorevoli e contrari a questo modello. Tra i “favorevoli” prevale l’idea che in un istituto con le caratteristiche di Pontremoli si riesca a svolgere un percorso di reinserimento nettamente migliore che altrove, i bassi numeri di ospiti (mai sopra le 8-10 persone), il rapporto con gli operatori, un basso livello di tensione percepita, l’attenzione del territorio che vive l’IPM come parte integrante del tessuto urbano e sociale, rendono il modello Pontremoli un unicum in Italia. Nell’istituto si studiano e propongono percorsi individualizzati sui bisogni degli ospiti. Tra le persone contrarie al modello che viene fornito a Pontremoli vi è chi sottolinea gli “alti costi” del funzionamento della struttura, in rapporto al numero di persone ospitate, ma soprattutto si sottolinea il rischio che l’esperienza “detentiva” rimanga una parentesi isolata nei percorsi di vita delle ospiti, che, una volta tornate nel luogo di origine, tornano ad interfacciarsi con i problemi precedenti la detenzione. Sono pochissime le ragazze che si stanziano e che trovano un lavoro e nuove opportunità nelle zone limitrofe all’istituto. Per tutte, o quasi, Pontremoli è un luogo di passaggio.
Da precisare che la cittadina è molto legata al carcere e ne contrasta da decenni la chiusura. Per questo l’istituto ha avuto nel tempo diverse destinazioni. Questo spiega la notevole attenzione della comunità, ma resta da sottolineare anche il fatto che la piccola cittadina non ha comunque molto da offrire all’istituto.

 

Struttura

L’edificio, essendo stato in passato una casa mandamentale e poi una piccola casa circondariale femminile, strutturalmente è in tutto e per tutto un carcere: alte mura di cinta, larghi corridoi su cui si affacciano le stanze detentive, spazi all’aperto piuttosto angusti e “ristretti”. L’IPM si trova vicino al centro dell’abitato di Pontremoli, circondato da edifici residenziali e poco distante da un complesso scolastico.
Al piano terra, dopo l’ingresso, si trovano le stanze per i colloqui (con postazione per colloqui via Skype, introdotti con la pandemia), alcuni laboratori, gli uffici del personale e la matricola. Vi era un reparto detentivo, da tempo chiuso, e di cui è rimasta una sola cella ora usata per l’isolamento ed al momento per l’isolamento covid. Dal reparto si accedeva ad un passeggio esclusivo, un piccolo cortile di cemento, ora in disuso.
Dal piano terra si accede al cortile, angusto e poco in linea con la vocazione trattamentale dell’istituto, coperto con un prato di erba sintetica e attrezzato con alcune panchine, qualche sedia e poco altro. Non ci sono piante o alberi, solo le mura dell’istituto e quelle di recinzione.
Sempre dal piano terra si accede ad una piccola corte interna attrezzata con un gazebo, fruibile come area verde per i colloqui con i bambini e in alcuni casi come spazio per le attività.
Il “cuore” dell’istituto si trova al piano superiore, dove le 5 stanze detentive si trovano tutte in unico corridoio, ampie e spaziose, ospitano in media 3/4 persone. La capienza massima è di 17 posti.
Al terzo piano gli spazi comuni, ovvero una biblioteca piuttosto fornita, un’ampia cucina in cui si pranza, arredata come se fosse una cucina “di casa”, dove le ospiti partecipano e (spesso) gli operatori consumano insieme i pasti, 1 aula per la scuola attrezzata con LIM, la palestra, ora poco utilizzata a causa del covid, e in un angolo di questa il laboratorio per estetista.
L’IPM è attrezzato anche per ospitare madri con bimbi piccoli, che tuttavia non erano presenti al momento della visita.

 

Detenuti

Nell’istituto di Pontremoli nel corso dell’anno 2021 si sono registrati in totale 42 ingressi, compresi i trasferimenti tra IPM.
In data 15 Dicembre 2021 si registravano 5 presenze, di cui un minore tra i 16 e i 17 anni, 2 giovani adulte tra i 18 e i 20 anni e 2 giovani adulte tra i 21 e i 24 anni. Tra le presenti 2 sono italiane e 3 straniere e 3 sono definitive.

Staff

Si percepisce una buona collaborazione tra le varie aree professionali e un buon affiatamento nello staff. La direttrice, dott.sa Domenica Belrosso, ha una lunga esperienza professionale al Beccaria di Milano e ora svolge le funzioni di direttrice a Pontremoli, garantendo una presenza di due giorni a settimana.
Molti degli operatori sono considerati “storici” dell’IPM, avendo diversi anni di esperienza nell’istituto, soprattutto l’educatore ministeriale, ma anche diversi poliziotti penitenziari. Con gli ultimi concorsi, nell’ultimo biennio sono state mandate a Pontremoli numerose giovani agenti che si occupano della sicurezza in sezione. Nessuna proviene dal territorio e dunque molte di loro progettano di continuare la propria carriera altrove. Vengono tutte dal servizio militare volontario. Durante la visita in istituto, vengono riferite come frequenti e numerose le presenze dei volontari che svolgono diverse attività, nonché quelle di cooperative del territorio che si occupano di formazione e inserimento lavorativo. Un problema che viene segnalato è relativo alla possibilità che non venga rinnovato il contratto alle persone addette alla cucina, il che provocherebbe certamente uno scadimento della qualità del servizio e la perdita di un servizio storico dell’IPM.

La collaborazione con i servizi sanitari sembra molto buona, in particolare con il Ser.D e i servizi di salute mentale, che intervengono su richiesta del personale dell’istituto. L’ospedale di riferimento in casi di necessità è quello di Massa, a circa 40 minuti dall’IPM, utilizzato per tutte le visite specialistiche. Lo staff sanitario è costituito da un medico, presente tutti i giorni feriali, coadiuvato, nelle ore del primo mattino e nelle ore serali, da personale infermieristico per la somministrazione delle terapie.
Lo staff dell’area sicurezza, attualmente operativo, è composto di trentuno unità di polizia penitenziaria, di cui venticinque donne e sei uomini.
La ridotta presenza delle ragazze ristrette ha ridimensionato il servizio di mediazione che viene attivato solo in caso di necessità.

Emergenza sanitaria Covid-19

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono state destinate allo svolgimento dei periodi di isolamento precauzionale da effettuare al momento dell’ingresso. Nonostante le piccole dimensioni dell’istituto, il ridotto numero di presenze soprattutto nei primi mesi di lockdown ha evitato grandi problemi organizzativi nella gestione degli spazi.
La pandemia ha acuito il senso di isolamento che caratterizza questa struttura anche in tempi ordinari. Sin dal mese di marzo 2020, le attività scolastiche si sono svolte in didattica a distanza grazie all’utilizzo di un computer e ad alcuni tablet già in possesso dell’istituto. L’anno scolastico 2020/2021 è poi ricominciato regolarmente in presenza con il corso di scuola media e di alfabetizzazione primaria. Dal mese di maggio 2020 sono riprese gradualmente le attività ricreative e culturali.

Per quanto riguarda i colloqui, nel primo periodo di lockdown l’istituto si è dovuto arrangiare facendo effettuare le videochiamate negli uffici e con i computer degli educatori. È stata in seguito allestita una sala apposita con un mega schermo dove le ragazze due volte a settimana possono effettuare un colloquio da remoto con i propri cari della durata massima di 90 minuti e sottoposte a controllo visivo degli operatori di polizia penitenziaria come previsto per le visite in istituto.

Giornata tipo

La giornatatipo dellistituto si svolge, sinteticamente, secondo queste modalità: sveglia e colazione entro le ore 8.30 attività mattutine dalle 9.00 alle 12.30 pranzo 12.4513.15 riposo in camera dalle 13.30 alle 14.30 attività pomeridiane dalle 14.30 alle 17.30/18.00 (con pausa merenda) cena dalle 18.45 alle 19.15 alle 19.30 chiusura nelle camere (salvo specifiche deroghe per attività serali). Nel corso della giornata così descritta viene assicurata la permanenza allaria aperta negli appositi spazi esterni, in conformità alle norme vigenti e in relazione alle condizioni atmosferiche.

 

Sistema disciplinare

Nel caso sia necessario applicare una sanzione disciplinare l’istituto riferisce la tendenza nel ricorrere alle sanzioni di natura riparatoria, che si concretizzano in specifiche attività dirette a rimediare al danno cagionato. Non è contemplata la sanzione del cosiddetto isolamento disciplinare; la sanzione più afflittiva effettivamente prevista è quella della esclusione dalle attività in comune per non più di dieci giorni. Si tratta di una sanzione dalla rara applicazione in questo istituto, nel corso della quale la persona soggetta alla misura viene frequentemente monitorata dal personale di tutte le aree professionali (sicurezza, educativa, sanitaria).

 

Eventi critici

Non si segnalano eventi critici di particolare rilevanza. Un episodio che è rimasto molto impresso nella “memoria collettiva” degli operatori riguarda il parto improvviso di una giovane detenuta all’ottavo mese, avvenuto di notte nel 2019. Gli unici due poliziotti presenti in IPM hanno dovuto improvvisare ed aiutare la ragazza a partorire. Il bambino è nato in istituto in attesa dell’intervento dell’ambulanza, che comunque è stato giudicato dagli operatori tempestivo.

Sanità

Grazie ai numeri ridotti, il monitoraggio dello stato di salute delle ospiti è costante. C’è un medico in istituto tutti i giorni e, periodicamente, intervengono il Ser.D e i servizi di salute mentale. L’ospedale di riferimento è quello di Massa, a circa 40 minuti dall’IPM, utilizzato per tutte le visite specialistiche.

Istruzione

La scuola garantisce all’interno un corso di alfabetizzazione e le medie inferiori. Chi vuole conseguire il diploma di scuola superiore può sfruttare la possibilità di accedere alle lezioni online, collegandosi dalla biblioteca dell’istituto. La possibilità di frequentare corsi scolastici superiori mediante collegamenti on line (didattica a distanza) viene garantita, a condizione che il progetto di istruzione domiciliare curato dalla scuola interessata venga approvato dalla competente autorità giudiziaria nell’ambito del progetto educativo individualizzato.
Al momento le ragazze che frequentano la scuola sono due.

Lavoro e formazione professionale

Non ci sono persone che lavorano e non ci sono corsi di formazione professionale. L’ufficio del lavoro offre online corsi di orientamento ed altri servizi che non forniscono però certificazione (Progetto Trio).


Attività ricreative, sportive e culturali.

Viene segnalato in generale un buon rapporto con il territorio. Ad esempio, è capitato in passato che le ospiti venissero autorizzate dal magistrato a uscire dall’IPM per fare compere al mercato settimanale. Si segnala la collaborazione con un’azienda agricola specializzata in apicoltura che garantisce anche percorsi di formazione e inserimento lavorativo delle giovani ospiti.

Volontari

Attualmente è stabile la presenza di una volontaria estetista che si occupa della cura della persona. Sono presenti altre due operatrici che svolgono attività di supporto allarea tecnica educativa.

 

Contatti con l’esterno

Vengono regolarmente effettuati i colloqui in presenza, il cui numero è tuttavia diminuito per le modifiche apportate alla disciplina a seguito dellemergenza sanitaria. La modalità del colloquio via Skype è quella di gran lunga preferita, anche per la sensibile distanza tra la sede dellistituto e la residenza/domicilio delle famiglie delle ristrette. Prima dellemergenza sanitaria sono stati effettuati colloqui prolungati, con la possibilità di consumare il pranzo nellarea esterna durante la bella stagione.

 

Comunicazione tra i ragazzi e l’istituzione

L’IPM è una realtà piuttosto peculiare, anche nel panorama degli altri istituti per minorenni. I rapporti tra istituzione e detenuti sono più simili a quelli di una comunità che di un carcere. Il dialogo con le ragazze è continuo, quotidiano e “informale”, così come la presenza in sezione della direttrice dell’IPM e dei responsabili delle varie aree.

Diritti religiosi

L’assistenza religiosa è assicurata dal cappellano cattolico e, su richiesta delle giovani, da ministri di culto di altre confessioni (Islamica, cristiano ortodossa ecc.).

Torna alla sezione Istituti Penali per minorenni

Keep it Trill. Il sesto rapporto di Antigone sugli istituti penali per i minorenni

Ragazzidentro.it
© 2019 - Associazione Antigone
Via Monti di Pietralata 16 – 00157 – Roma
Sito web a cura di Emiliano Nieri