Roma

Istituto Penale per Minorenni di Roma “Casal Del Marmo” (RM)

Via G. Barellai, 140 – 00135 Roma (RM)
Tel: 06-303301
Fax: 06-3387525
Email: ipm.roma.dgm@giustizia.it
Posta certificata: ipm.roma.dgm@giustiziacert.it
Tipologia: Istituto maschile e femminile
Dislocazione: zona urbana
Centro per la Giustizia Minorile (CGM) di riferimento: Roma
Tribunale per Minorenni e Ufficio di Sorveglianza di riferimento: Roma
Ufficio Servizi Sociali Minorenni (USSM) di riferimento: Roma

 

Nodi identificativi e problematici

L’IPM di Casal del Marmo è uno dei pochi istituti minorili in Italia ad avere al proprio interno una sezione femminile. Da normativa dipartimentale, i ragazzi e le ragazze non possono svolgere attività in comune se non in occasione di eventi particolari, come manifestazioni culturali o religiose.
L’istituto è composto da tre strutture detentive, autonome tra loro. Una ospita ragazzi minorenni, una ragazzi maggiorenni e l’altra ragazze senza distinzioni di età. Sono iniziati poco prima dell’estate 2021 dei lavori di ristrutturazione nella palazzina dei ragazzi minorenni. Seppur formalmente considerato all’interno dell’area urbana, l’istituto è al confine nord ovest della città di Roma in un’area piuttosto isolata. Vantaggio di tale collocazione è però la possibilità di avere tanti spazi esterni comuni.
I ragazzi presenti in istituto al 15 gennaio 2022 sono 21, tra maschi e femmine. A ognuno di essi è garantita la possibilità di partecipare a percorsi scolastici e attività ricreative, ma non sono erogati corsi professionalizzanti. A causa della breve permanenza media dei ragazzi, i corsi risultano difficili da attivare richiedono un numero di ore e un numero di partecipanti elevati.
La maggior parte degli operatori presenti è cresciuta professionalmente all’interno dell’istituto, al quale mostrano perciò un grande attaccamento anche affettivo. Alcuni di loro rimangono un punto di riferimento per i ragazzi anche una volta usciti. Il rapporto tra operatori e ragazzi ha aiutato molto nei mesi di lockdown nazionale. Nonostante gli improvvisi cambiamenti e le forti chiusure con il mondo esterno, non si è registrato un aumento di tensioni. A favorire un clima disteso ha contribuito l’immediata disponibilità di effettuare video colloqui con i propri cari. Al momento i colloqui in presenza sono nuovamente possibili; tuttavia familiari e ragazzi detenuti prediligono le videochiamate, perché organizzativamente più semplici.

 

Struttura

Sebbene tecnicamente la zona di Casal del Marmo sia da considerarsi all’interno dell’area urbana, questa si trova al confine nord ovest della città di Roma in un’area piuttosto isolata. L’istituto è raggiungibile con il trasporto pubblico locale. Le due linee di autobus che arrivano a Casal del Marmo sono il 911 (Piazza Mancini – Ospedale San Filippo Neri) e il 916 (Piazza Venezia – Andersen) entrambi attivi dalle 5:30 alla mezzanotte. Ai due autobus, si aggiunge la possibilità di arrivare in istituto con il treno (fermata Ospedale San Filippo Neri). Dalla stazione all’ingresso dell’istituto è poi possibile prendere un autobus (linea 911) oppure camminare a piedi per circa 15 minuti.
L’Istituto di Casal del Marmo è stato progettato e costruito negli anni Sessanta. In funzione dal 1971, si presenta come un complesso di palazzine basse immerse nel verde. Si sviluppa su una vasta area, disponendo in totale di 12 mila metri quadrati. Sul grande prato, sorgono alcune basse palazzine, tendenzialmente di due piani. Le strade che si diramano conducono alle tre palazzine detentive che costituiscono l’Istituto (una quarta adiacente al muro di cinta è invece chiusa da diversi anni in quanto necessiterebbe di profondi lavori di ristrutturazione), alla Chiesa e all’infermeria.

 


Le tre strutture detentive sono autonome tra loro. Una ospita ragazzi minorenni, una ragazzi maggiorenni e l’altra ragazze senza distinzioni di età. Sono iniziati poco prima dell’estate 2021 dei lavori di ristrutturazione nella palazzina dei ragazzi minorenni. Questi ultimi sono pertanto stati momentaneamente spostati nella palazzina delle ragazze. Ad oggi, la palazzina risulta ospitare le ragazze al piano terra e i ragazzi minorenni al primo piano.
Vi è una ex sala mensa attualmente destinata ai colloqui telefonici. Nella sala i ragazzi hanno dipinto un “faro”, ma rimane comunque scarna e vuota con il conseguente rimbombo.
Vi è poi il refettorio, anche questo dipinto dai ragazzi, dove vengono consumati i pasti. Il servizio è esterno e nessun ragazzo vi lavora, ma spesso sono loro a prendere e portare i piatti dalla cucina alla mensa.
Il passeggio è un cortile chiuso, abbastanza ampio, munito di un gazebo ma privo di tettoia, che rende praticamente inutilizzabile la maggior parte dello spazio durante i giorni di pioggia o di caldo intenso. E’ altresì munito di alcuni attrezzi per la ginnastica. Spesso viene utilizzato per isolamento fiduciario per rischio covid e come sanzione disciplinare. Non vi sono in istituto camere appositamente destinate a tale funzione e normalmente i periodi di isolamento vengono eseguiti nella propria cella o in altre parti dell’istituto. Non è presente in istituto alcuna sezione per la custodia attenuata.
Il mobilio presente nelle celle è realizzato all’interno della falegnameria dell’istituto. Il bagno e la doccia sono all’interno delle stanze di pernottamento. Generalmente le celle delle ragazze, quasi mai completamente occupate, sono ben tenute e non presentano problemi strutturali. Diversamente, nella palazzina dei minori maschi le suppellettili all’interno delle celle sono più rovinate. Nessuna cella ha le schermature alle finestre.

 

L’istituto ha una palazzina in cui si svolgono le attività dove sono presenti le aule scolastiche, la biblioteca, gli spazi per alcune delle lavorazioni attive nell’istituto, un teatro che funge anche da cinema e nel quale si svolgono anche concorsi, le due palestre una con gli attrezzi per il fitness, l’altra – più ampia e di recente ristrutturazione – dotata anche di canestri per la pallacanestro e rete da pallavolo. Le palestre sono molto usate sia dai ragazzi che dalle ragazze ristrette. Vi è anche un’aula multimediale dove si svolgono corsi informatici. Il corridoio delle attività è stato tutto ristrutturato qualche anno fa nell’ambito di un laboratorio di pittura. Da circa 10 anni la biblioteca del carcere si è staccata dal circuito Biblioteche di Roma ed è gestita da un gruppo di volontarie. Non si conosce il numero dei volumi, ma è comunque abbastanza nutrito. Un intero scaffale è dedicato per i libri in lingua. Nella palazzina detentiva femminile è presente una piccola biblioteca esclusiva. Vi è una sala informatica con 10 postazioni pc.
La grande estensione dell’istituto permette anche di avere tantissimi spazi esterni in comune. Un campo da calcio in erba sintetica si trova a ridosso di uno dei muri di cinta; vi è poi un ben tenuto campo da pallacanestro all’aperto, che tuttavia risulta poco utilizzato per via della preferenza dei ragazzi per il calcio, a detta della direzione. Il laboratorio di pizzeria si apre su uno dei viali interni all’istituto.

 

Detenuti

Al 15 gennaio 2022 erano presenti in istituto 21 ragazzi, tra cui 9 minorenni e 12 giovani adulti. Gli ingressi nell’anno 2021, compresi i trasferimenti da altri istituti, sono stati di 91 ragazzi detenuti con una presenza media giornaliera di 30,7.
L’IPM di Casal del Marmo è uno dei pochi istituti ad avere al proprio interno una sezione femminile. Da normativa dipartimentale, i ragazzi e le ragazze non possono svolgere attività in comune se non in occasione di eventi particolari, come manifestazioni culturali o religiose. Ogni qual volta l’istituto preveda la compresenza di maschi e femmine è necessario richiedere una specifica autorizzazione agli uffici superiori.
Una rigorosa separazione è applicata anche fra i ragazzi minorenni e maggiorenni. Mentre per i corsi scolastici e laboratoriali l’istituto è riuscito ad ottenere la possibilità di svolgerli in comune, per gli altri tipi di attività è sempre necessaria un’autorizzazione che il più delle volte non viene concessa. È il caso per esempio delle attività sportive. Considerata la ridotta presenza di minorenni, la netta separazione dal resto dei ragazzi impedisce ad esempio ai più giovani la possibilità di organizzare una partita di pallone.
Gli operatori segnalano particolari difficoltà nell’inclusione dei minori non accompagnati, spesso portati a delinquere in quanto impossibilitati ad inserirsi nel tessuto lavorativo. Il problema dell’inclusione nel mondo del lavoro permane anche una volta fuori dall’istituto. Anche con l’aiuto delle reti cui normalmente si avvale, l’istituto non riesce comunque a provvedere all’inserimento dei ragazzi poiché al raggiungimento della maggiore età diventano automaticamente irregolari e non ottengono il permesso di soggiorno.

Non risultano particolari problematiche con l’innalzamento dell’età massima di permanenza in istituto elevata a 25 anni. L’istituto si è adattato alle esigenze dal punto di vista trattamentale dei detenuti giovani adulti più grandi.

 

Staff

Al 31 gennaio 2022 erano 8 gli educatori in pianta stabile nell’istituto. Nel corso degli anni – ci è stato riferito – il numero degli educatori presenti si è considerevolmente ridotto. Alla stessa data erano 83 gli agenti di polizia penitenziaria in servizio a Casal del Marmo, inferiori di qualche unità rispetto alla pianta organica.
L’attuale presenza benché provvisoria di una Direttrice, la dott.ssa Maria Teresa Iuliani, comporta una gestione più strutturata dell’istituto. Mentre prima la gestione era di tipo familiare e meno burocratizzata, con l’arrivo della nuova direttrice si è ottenuta una maggiore sistematizzazione delle risorse, senza che ciò abbia comportato un irrigidimento dell’ambiente.
La maggior parte degli operatori presenti è cresciuta professionalmente all’interno dell’istituto, al quale mostrano perciò un grande attaccamento anche affettivo. Alcuni di loro rimangono un punto di riferimento per i ragazzi anche una volta usciti.
Data la significativa presenza di ragazzi di origine straniera, l’istituto ha sempre attivo un progetto di mediazione sociale e culturale che al momento prevede la presenza fissa di un mediatore di lingua araba e di una mediatrice di lingua rumena. Vengono chiamati al bisogno mediatori di altre culture.

 

Emergenza sanitaria Covid-19

L’istituto non ha riscontrato particolari difficoltà nella gestione dell’emergenza sanitaria. Non vi sono state significative complicazione nel reperimento dei dispositivi di protezione individuale, nello svolgimento dei cicli di tamponi e nell’individuazione di ambienti per lo svolgimento dei periodi di isolamento fiduciario, destinando a tale funzione i piani terra delle due palazzine detentive. La disponibilità di tali spazi è principalmente derivata dal ridotto numero di ragazzi presenti in istituto negli ultimi mesi.
Dai primi giorni di lockdown nazionale, gli operatori hanno provveduto ad informare con chiarezza i ragazzi e dato subito disponibilità allo svolgimento di chiamate e videochiamate.
Nonostante gli improvvisi cambiamenti e le forti chiusure con il mondo esterno, non si è registrato un aumento di tensioni e non vi sono stati provvedimenti disciplinari durante il periodo.
Alla mancanza di attività si è cercato di supplire con la buona volontà di tutti gli operatori che si sono messi a disposizione per organizzare attività come corsi di cucina, tenuti dalla stessa dott.ssa Ferrari. In mancanza di una connessione internet all’interno delle palazzine detentive, non si è riusciti a proseguire con le lezioni da remoto. La didattica a distanza è stata poco utilizzata, soprattutto a causa della poca collaborazione mostrata dalla scuola di riferimento gestita dal CPIA1. Dopo un periodo di totale fermo, sono poi riprese le attività scolastiche, grazie soprattutto al particolare sforzo di un’educatrice facente da tramite con l’esterno per la consegna di compiti e dispense. Nonostante le richieste avanzate alla scuola, non sono mai stati forniti tablet o altra strumentazione per uso didattico. Gli unici tablet entrati – tramite Tim – sono stati destinati alle videochiamate. L’istituto è stato informato soltanto nel marzo 2021 della possibilità della Didattica in presenza, visto che le ragazze e i ragazzi detenuti rientrano tra le categorie fragili, c.d. B.E.S. (Bisogni Educativi Speciali). La scelta di includere tutti i ragazzi detenuti in questa categoria non dipende dall’istituto ma dal consiglio di classe che deve deliberarlo, cosa che ha fatto solo nella primavera del 2021.

 

Giornata tipo

7:30 sveglia
8:00 colazione e pulizia della stanza
8:30 inizio attività: scolastiche/formative/lavorative
12:30 circa il pranzo. Dopo il pranzo i ragazzi sistemano le sale mensa
13:30 rientro nelle stanze di pernottamento e chiusura
15:30 apertura e inizio attività pomeridiane, che generalmente sono attività sportive o ricreative
19:00 cena. Dopo la cena i ragazzi sistemano le sale mensa
20:00 rientro nelle stanze e chiusura fino alla mattina successiva

 

Sistema disciplinare

Qualora si presentino problematiche con uno o più ragazzi si cerca – laddove possibile – di arrivare a una riconciliazione prima di fare ricorso alla sanzione. Laddove invece la via della riconciliazione risulti non praticabile, si arriva il procedimento dinanzi al Consiglio di Disciplina. Questo si pronuncia sul numero dei giorni di punizione da comminare (massimo 10 giorni). Parallelamente alla sanzione si attiva poi un procedimento riparativo: ad esempio se il comportamento è stato irrispettoso nei confronti della Comunità (es. danneggiamento sedie), la riparazione potrebbe consistere nella sistemazione materiale del danno. Nell’istituto il modello riparativo è sempre considerato aggiuntivo a quello sanzionatorio, solo raramente viene considerata l’eventualità della sola riparazione del danno.

 

Eventi critici

Non è stato registrato alcun evento critico.

 

Sanità

È gestita dalla ASL RM1. È attivo un presidio medico infermieristico dalle ore 8:00 alle ore 20:00 dal lunedì al venerdì e il sabato dalle 8:00 alle 13:00. In questi orari sono sempre presenti infermieri (almeno uno) e un medico la mattina e uno il pomeriggio. Negli orari in cui il presidio non è coperto è attivo un servizio di medico di guardia anche grazie alla prossimità dell’istituto all’ospedale San Filippo Neri.
A chiamata sono presenti specialisti in dermatologia e odontoiatria. Mentre presenza stabile è rappresentata dallo psichiatra e dal Ser.D, servizi di cui l’istituto non può privarsi perché vi è grande necessità nella popolazione detenuta.

Istruzione

Il nuovo anno scolastico è ripartito regolarmente in presenza con i corsi di alfabetizzazione e di scuola media erogati dal Cpia e il biennio superiore dell’istituto alberghiero. Una ragazza diplomatasi nel 2020 è attualmente iscritta alla facoltà di psicologia che frequenta online negli uffici del personale.
In generale, una volta usciti dall’istituto, si cerca di mantenere una continuità con la prosecuzione dei corsi e degli esami nel periodo successivo alla liberazione.

Lavoro e formazione professionale

In istituto non sono erogati corsi professionalizzanti. A causa della breve permanenza media dei ragazzi, i corsi risultano difficili da attivare richiedono un numero di ore e un numero di partecipanti elevati. I corsi professionali attivati dalla Regione Lazio prevedono almeno 300 ore di frequenza e risulta pertanto complesso portarli a termine. Con i ragazzi stranieri risulta poi particolarmente difficile la partecipazione a tali corsi non disponendo il più delle volte di un sufficiente livello di scolarizzazione. Questo comporta l’impossibilità di attivare corsi di diverse ore al giorno, mattina e pomeriggio, che spesso non incontrano l’interesse e la concentrazione dei ragazzi.

 

 

Per questa ragione è preferibile rilasciare dei certificati di competenza a seguito di corsi più brevi e dunque compatibili con la detenzione piuttosto che quelli professionali. Sono previsti alcuni laboratori di pizzeria, falegnameria, lavorazione di metalli, serigrafia e parrucchiera che non rilasciano però alcun tipo di attestato. il laboratorio di falegnameria si tiene in un ambiente ben strutturato, completo di materiale e attrezzi. Vi partecipano 6 ragazzi con la supervisione di due maestri d’arte pagati dalla Caritas. I manufatti sono destinati solo all’uso interno. La falegnameria viene inoltre spesso usata anche per le piccole riparazioni interne.
Al momento della visita risulta di prossima attivazione un corso di pasticceria che già in passato coinvolse alcuni ragazzi detenuti, due dei quali ottennero il diploma e sono diventati pasticcieri.
Sebbene vi sia una sala dotata con 10 postazioni pc, i corsi di informatica non sembrano essere attivati di frequente.

 

 

Attività culturali, sportive e ricreative

 

Dopo il periodo di lockdown sono subito riprese le attività sportive. Per i ragazzi sono attivi corsi di rugby e fitness ed è di imminente avvio anche un corso per vice-allenatore di calcio. Le ragazze possono invece partecipare a delle lezioni di zumba.

 

Volontari

 

L’associazione “volontari Casal del Marmo” entra in istituto ogni domenica e qualche sabato. Ad ottobre 2021, oltre al cappellano e a una suora, gli operatori volontari al momento autorizzati all’accesso in istituto sono sei, due per palazzina. Rispetto ai tempi pre pandemia, i numeri dei volontari che fanno ingresso in istituto risultano ancora ridotti in linea con la normativa Covid ancora in vigore. Stanno portando avanti tre progetti, uno volto per la pitturazione delle camere e delle palazzine e altri due per l’erogazione di un corso da parrucchieri e uno di giardinaggio.

 

Contatti con l’esterno

 

Al momento (gennaio 2022) i colloqui in presenza sono nuovamente possibili; tuttavia familiari e ragazzi detenuti prediligono le videochiamate, perché organizzativamente più semplici. È possibile effettuare 3 videochiamate a settimana, oppure 2 videochiamate e un colloquio in presenza. A gennaio 2022 i colloqui in presenza si svolgono tramite prenotazione, in quanto a causa dell’emergenza sanitaria è necessario contingentare gli accessi.
Le visite prolungate (ex decreto legislativo 121/2018) si svolgono la prima domenica del mese. Tuttavia a causa dell’emergenza Covid sono attualmente ancora sospese.

 

 

Comunicazione tra i ragazzi e l’istituzione

 

E’ previsto l’uso della domandina ma è sempre successiva ad una richiesta informale che viene fatta precedentemente. Gli operatori incentivano l’uso della “domandina” per abituare i ragazzi alle pratiche formali.
I servizi sociali si attivano durante l’espiazione della pena in misura alternativa e i ragazzi sono più seguiti. A seguito del fine pena, invece, è più difficile mantenere i contatti con i servizi sociali.

 

Diritti religiosi

Oltre al cappellano, è garantito l’ingresso su chiamata di ministri di culto di altre fedi religiose. Già nei colloqui di primo ingresso, i ragazzi sono informati della possibilità di richiederne l’accesso in base al proprio credo. Sono negli anni entrati in istituto ministri di culto della chiesa evangelista, della religione musulmana, ebraica e dei testimoni di Geova. Quest’ultimi hanno una stanza destinata al culto o comunque alle esigenze religiose.

 

 

 

 

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