Roma

Istituto Penale per i Minorenni di Roma “Casal Del Marmo” (RM)

Indirizzo: Via G. Barellai 140, 00135 Roma
Telefono: 06 303301
Email: ipm.roma.dgm@giustizia.it
PEC: ipm.roma.dgm@giustiziacert.it
Tipologia: Istituto Penale per i Minorenni maschile e femminile
Dislocazione: zona urbana
Centro per la Giustizia Minorile (CGM) di riferimento: Roma
Tribunale per Minorenni e Ufficio di Sorveglianza di riferimento: Roma
Ufficio Servizi Sociali Minorenni (USSM) di riferimento: Roma

 

A questo link un video realizzato per un precedente rapporto di Antigone

 

L’Istituto in sintesi

L’Istituto Penale per Minorenni di Casal del Marmo è uno dei due Istituti minorili presenti in Italia che ospitano sia ragazzi che ragazze detenute. Al momento della visita, l’IPM accoglieva complessivamente 50 persone, di cui 43 maschi e 7 femmine. Più della metà dei presenti erano di origine straniera, in larga parte minori stranieri non accompagnati. Si riscontra un aumento delle presenze rispetto al periodo Covid, causato anche dalla necessità di accogliere ragazzi/e da diversi territori a causa di problematiche riscontrate in altri IPM. L’Istituto è solitamente composto da tre palazzine detentive autonome, due maschili (una per minori e una per giovani adulti) e una femminile. A inizio 2023, la palazzina dei giovani adulti è stata chiusa per interventi di rifacimento strutturale ed essi sono stati trasferiti in un’altra palazzina, nel frattempo ristrutturata e ammodernata. Per consentire tale rotazione, i minori e le ragazze sono ospitati in un’unica palazzina, con le femmine al piano terra e i maschi al primo piano. Una volta terminati i lavori, le ragazze saranno probabilmente trasferite nell’area ristrutturata e si tornerà così al normale assetto a tre palazzine. Seppur formalmente considerato all’interno dell’area urbana, l’Istituto è al confine nord ovest della città di Roma in un’area piuttosto isolata. Vantaggio di tale collocazione è però la possibilità di avere tanti spazi esterni comuni. Sono previsti diversi percorsi scolastici e qualche laboratorio professionale. In generale si riscontra la volontà da parte degli operatori di dar vita a percorsi formativi individualizzati e in grado di offrire opportunità all’esterno, con l’attivazione di tirocini e borse studio, in previsione anche di eventuali assunzioni. A causa del numero ridotto e delle permanenze brevi, risulta più difficile offrire tali opportunità alle ragazze. Si segnala la grande carenza di personale amministrativo, necessario per tutto ciò che riguarda gli acquisti e la progettualità dell’Istituto.

Struttura

Sebbene tecnicamente all’interno dell’area urbana, la zona di Casal del Marmo si trova al confine nord ovest della città di Roma in un’area piuttosto isolata. L’Istituto è raggiungibile con il trasporto pubblico locale (autobus 911 e 916 e treno fermata Ospedale San Filippo Neri). L’Istituto è stato progettato e costruito negli anni ‘60. In funzione dal 1971, si sviluppa su una vasta area, disponendo in totale di 12 mila metri quadrati. Sul grande prato, sorgono alcune basse palazzine, tendenzialmente di due piani. Oltre agli edifici destinati alle aree detentive, vi è una palazzina per le attività (con annessa chiesa) e un’altra con gli uffici, la cucina e l’infermeria.

Le tre palazzine restanti sono pensate per essere due maschili (una per giovani adulti e una per minorenni) e una femminile (senza distinzioni di età viste le poche presenze). Nella primavera del 2021 sono iniziati dei lavori di ristrutturazione nella palazzina dei ragazzi minorenni che, pertanto, sono stati spostati nella palazzina femminile. Al momento della visita, la palazzina risultava ospitare le ragazze al piano terra e i ragazzi minorenni al primo piano. I lavori di ristrutturazione sono conclusi nel gennaio 2023 e nella nuova palazzina sono stati spostati i giovani adulti, in modo da iniziare gli interventi di rifacimento della palazzina che li ospitava. Per evitare tempistiche eccessive, una possibilità è che venga ristrutturata inizialmente solo una parte dell’edificio nella quale trasferire le ragazze che, essendo poche, non necessiterebbero di entrambi i piani. Quella che è attualmente la palazzina femminile (l’edificio in condizioni migliori che non necessita interventi di ristrutturazione) diventerebbe così esclusivamente ad uso dei ragazzi minorenni, che ad oggi occupano solo il primo piano. 

E’ inoltre presente una quarta palazzina, chiusa da diversi anni in quanto considerata inagibile. Vi è da tempo era un progetto di utilizzarla come palazzina per la custodia attenuata, ma servirebbero ingenti interventi di ristrutturazione e per ora non vi è nessuna notizia al riguardo. 

L’Istituto ha ospitato fino al 2003 anche il CPA (Centro di prima accoglienza) femminile, trasferito poi in Via Virginia Agnelli nel quartiere Portuense. Pare vi sia in progetto di ritrasferire il CPA all’interno del complesso di Casal del Marmo, dotato sia di spazi che di servizi più appropriati. 

Spazi detentivi

Al momento della visita, erano utilizzate solo due delle quattro palazzine detentive. La prima, una volta esclusivamente femminile, ospita attualmente le ragazze al piano terra e i ragazzi minorenni al primo piano. Non vi è alcuna interazione tra di loro. Il piano terra è composto da una stanza per l’isolamento sanitario e due stanze da tre posti ognuna. La capienza massima della sezione è di 7 posti, tutti occupati al momento della visita. La stanza detentiva visitata è arredata da tre letti, alcuni armadietti, un piccolo tavolino con sedia e televisione. Nonostante l’ambiente sia di per sé luminoso, le ragazze tengono spesso gli scuri chiusi in quanto la stanza affaccia sul giardino dove i ragazzi minori svolgono l’ora d’aria. Per mantenere la loro privacy, sono costrette a tenere chiusi gli scuri e quindi ad avere un ambiente poco luminoso. In fondo alla stanza vi è un bagno, diviso a sua volta  in due ambienti, uno con bidet e doccia e l’altro con wc e lavandino. Sono presenti mensole per appoggiare i prodotti per l’igiene personale.  Al momento della visita, il primo piano della palazzina era adibito ad ospitare i ragazzi minorenni. La sezione è composta da 10 stanze, otto triple e due doppie. 

La palazzina che attualmente ospita i giovani adulti è stata interamente ristrutturata e inaugurata a gennaio 2023. Oltre al rifacimento degli ambienti, i lavori di ristrutturazione hanno dotato la palazzina di un sistema di domotica che prevede l’automatismo di diverse azioni, come l’accensione e lo spegnimento del riscaldamento e l’attivazione dei televisori. Il tetto della struttura è inoltre dotato di pannelli solari. Al piano terra la palazzina ospita un piccolo corridoio con tre stanze utilizzate oggi per l’isolamento sanitario e in futuro per ospitare i nuovi giunti. Vi è poi un altro corridoio con tre stanze da tre posti. Al primo piano vi sono altri tre corridoi, il primo con due stanze da tre posti, il secondo e il terzo ciascuno con quattro stanze da 2 posti ognuna. Ogni stanza è dotata di un interfono per comunicare con gli agenti in servizio. Le stanze sono ampie e luminose. Oltre ai letti e al televisore, il mobilio presente risulta però piuttosto scarso (un piccolo armadietto a testa e un tavolino). La stanza visitata non aveva neanche una sedia. Il bagno è un ambiente molto grande, adiacente alla stanza da letto, unicamente arredato dai servizi igienici in acciaio (wc, lavandino e doccia). Non è presente neanche una mensola per appoggiare i prodotti né un gancio per gli asciugamani. Sebbene i nuovi spazi detentivi si presentino in ottime condizioni, risultano però piuttosto asettici. Al momento della visita, la palazzina ospitava 15 giovani adulti. 

Spazi comuni

Il piano terra della palazzina femminile ospita al suo interno una piccola lavanderia e un unico ambiente utilizzato per tutte le attività delle ragazze. La sala polivalente viene infatti usata come mensa,  aula scolastica e stanza per la socialità. L’ambiente esterno utilizzato dalle ragazze è un campo da basket con annesso piccolo gazebo. La palazzina dei giovani adulti ospita al piano terra una sala mensa con un biliardino, utilizzata anche come sala per la socialità. I minori utilizzano come passeggio un piccolo giardino di fronte alle stanze della sezione femminile.  Oltre alle palazzine detentive, ve ne è una dedicata alle attività con annessa una piccola chiesa. All’interno della “palazzina attività” vi è un teatro, due piccoli laboratori per la lavorazioni dei metalli e la parrucchieria, un lungo corridoio con le aule scolastiche, un’aula informatica con 10 postazioni pc (inutilizzata a causa del mancato aggiornamento dei dispositivi) e la biblioteca. E’ poi presente una palestra con sala fitness, al momento della visita chiusa per il rifacimento dei pavimenti. Tranne per gli ambienti per le attività sportive, gli altri spazi della palazzina sono ad uso quasi esclusivo dei ragazzi. Le ragazze utilizzano principalmente la sala polivalente interna alla sezione e solo in via eccezionale gli ambienti della palazzina attività. E’ presente in Istituto un campo da calcio, anch’esso utilizzato solo dai maschi, e un campo da basket, utilizzato come passeggio delle ragazze.


 

Ragazzi e ragazze detenuti

Al momento della visita le presenze totali in Istituto erano 50, di cui 43 ragazzi e 7 ragazze. Tra i maschi, 18 erano minori e 25 giovani adulti. I ragazzi di origine straniera erano 23, di cui 15 minori stranieri non accompagnati. Delle 7 ragazze, 4 erano minori e 3 giovani adulte. Le ragazze straniere erano 4, tutte di etnia rom. Rispetto all’ultimo periodo, le presenze sono tornate a crescere sia per la fine dell’emergenza sanitaria sia in risposta a problematiche riscontrate in altri IPM. A causa della chiusura dell’IPM di Treviso e le difficoltà riscontrate dal Beccaria nel 2022, Casal del Marmo riceve molti ragazzi dal nord Italia. Anche l’Istituto di Nisida a Napoli riceve ragazzi da altri territori e per questo ha dovuto limitare l’accoglienza delle ragazze che, a inizio 2023, risultano tutte destinate negli Istituti di Roma e Pontremoli. Per tale ragione Casal del Marmo ospita attualmente un numero di ragazze superiore alla media. In alcuni periodi l’Istituto ha ospitato anche un’unica ragazza e comunque raramente si arriva a gruppi cospicui.

Personale

Al momento della visita la Direttrice incaricata era la Dott.ssa Maria Teresa Iuliani, Dirigente anche dell’Istituto di Grosseto e in prestito alla Giustizia Minorile per sopperire alla carenza di dirigenti interni. E’ presente a Casal del Marmo circa tre giorni alla settimana. L’incarico dovrebbe terminare a breve con l’entrata in servizio dei nuovi dirigenti, vincitori del concorso effettuato nel 2021. Si presume che uno di essi verrà assegnato a Casal del Marmo, ma non ve n’è certezza vista la grande carenza e il numero ridotto di personale selezionato. Al momento della visita, erano 8 i funzionari giuridico-pedagogici presenti, a fronte di una pianta organica di 13. All’evidente sotto organico,  si aggiunge il fatto che degli 8 funzionari solo 4 seguono i ragazzi e le ragazze presenti. L’altra metà è costituita da due funzionari in smart working, uno in part time e dalla capo area che svolge funzioni più di carattere organizzativo. La stessa ricopre le funzioni di vicedirettrice. Oltre ai funzionari di ruolo, l’area trattamentale è supportata da un’educatrice ex art. 80 OP. Anche la Polizia penitenziaria è presente in numero minore rispetto a quanto previsto in pianta organica. Oltre alla carenza numerica, si segnala come criticità il frequente turnover degli agenti e l’assegnazione in Istituto di personale prima impegnato nel sistema per adulti, quindi non sempre propriamente formato per lavorare con ragazzi/e. Viene inoltre riferita una grande carenza di personale amministrativo. Tra persone in smart working, distaccamenti e prossimi pensionamenti l’area amministrativa è in forte sofferenza e con essa tutto ciò che comporta investimenti, acquisti e progettualità dell’Istituto. Nonostante l’elevata presenza di ragazzi/e di origine straniera, al momento della visita non era presente nessun mediatore culturale fisso. Entro la prima metà del 2023 dovrebbe uscire un bando per l’assunzione di mediatori – sia sociali che culturali – per i quali si pensa di aumentare la durata dei contratti a 3 anni, in modo da prevedere interventi più efficaci e strutturati.

Sanità

La palazzina che ospita gli uffici del personale e la mensa ha al suo interno anche una piccola infermeria, dotata di laboratorio dentistico. Il medico è presente dal lunedì al sabato, mattina e pomeriggio, mentre la domenica solo la mattina. Il servizio infermieristico è invece garantito 7 giorni su 7, dalle 8 alle 20. In caso di necessità in orari notturni, si fa riferimento alla guardia medica del San Filippo Neri, ospedale a meno di due chilometri di distanza. Per quanto riguarda gli specialisti, il dentista si reca in Istituto una volta alla settimana mentre una delle dottoresse è ginecologa e quindi visita con regolarità le ragazze presenti. Lo psichiatra accede una volta alla settimana, mentre vi sono tre psicologici che si alternano garantendo la presenza tutti i giorni, sia mattina che pomeriggio. L’intervento degli psicologi, oltre al colloquio di primo ingresso, prevede per tutti i ragazzi un monitoraggio periodico e per coloro che ne hanno bisogno una presa in carico maggiore, con almeno un incontro a settimana. Al momento della visita, erano 3 i ragazzi con un disagio psichico rilevante. Nessuna ragazza. Si segnala come difficoltà la carenza di comunità terapeutiche soprattutto che accolgono i minori. 

Eventi critici e sistema disciplinare

Viene riferito che gli eventi critici sono frequenti, soprattutto da parte dei minori stranieri non accompagnati. Sono frequenti i danneggiamenti degli ambienti detentivi. In questo caso si risponde in primis con il risarcimento del danno ed eventualmente con una sanzione disciplinare (richiamo, rimprovero ed isolamenti). Si tiene di norma un consiglio disciplinare a settimana durante il quale si discute di norma in merito a circa 3 ragazzi.  Quando disposto, l’isolamento dura massimo 10 giorni e viene svolto nella propria stanza. Spesso comunque il ragazzo in isolamento continua a svolgere le attività ad esempio scolastiche, mentre è escluso da quelle ricreative pomeridiane. Non viene riferito nessun evento critico tra le ragazze. Nella sezione femminile vi è un clima sereno, essendo molto ridotto il numero delle presenze. Le uniche sanzioni disposte sono al massimo dei richiami. 

L’Istituto adotta un protocollo per il rischio suicidario. Al momento dell’arrivo, il protocollo prevede un intervento diviso in tre parti, ognuna della quale prevede la compilazione di una scheda: la prima in matricola, la seconda al termine del colloquio di primo ingresso con gli operatori dell’area educativa e la terza al termine del colloquio con lo psicologo. Le tre schede vengono poi messe insieme e valutate. Se da tale valutazione emerge un possibile rischio suicidario, viene disposto un regime di sorveglianza. Nel caso in cui non si riuscisse ad unire le tre schede ad esempio per mancanza dello specialista psicologo, il/la ragazzo/a viene momentaneamente posto sotto sorveglianza precauzionale in attesa di valutazione.   

Maternità 

Al momento della visita non erano presenti ragazze detenute con figli al seguito. Nel 2022 vi è stata per un periodo una ragazza con un bambino, ma accade assai di rado. Qualora vi fosse la necessità, un pediatra si reca in Istituto. Delle 7 ragazze presenti al momento della visita, due erano madri. Una ha un bambino di 3 mesi e sta pertanto provando a chiedere il differimento della pena, mentre l’altra ha due figli grandi e sta richiedendo di trasformare la misura detentiva in arresti domiciliari. 

Scuola, lavoro e formazione professionale

Fino ai 16 anni le attività scolastiche sono obbligatorie. Si prova comunque a farle frequentare anche ai ragazzi più grandi che non hanno il diploma di terza media. Su un totale di 50 ragazzi/e, circa 40 risultano iscritti ad una classe. Ognuno di questi riceve un piccolo sussidio economico. I corsi scolastici erogati sono l’alfabetizzazione, la scuola media, il biennio superiore e il biennio della scuola alberghiera. Sono svolti insieme tra ragazzi minori e giovani adulti, ma separati dalle ragazze. Di queste, quattro ragazze seguono il corso di alfabetizzazione, una il biennio superiore, una il IV anno alberghiero da privatista e una è iscritta alla triennale in psicologia tramite l’università a distanza de La Sapienza. Per quanto riguarda la formazione professionale, vista la breve permanenza media, è difficile organizzare corsi professionalizzanti veri e propri. Come in altri IPM, si svolgono dunque soltanto dei corsi in grado di rilasciare degli attestati di competenza. Per i maschi al momento della visita i corsi attivi erano in falegnameria e lavorazione dei metalli, mentre si erano da poco conclusi in parruccheria e giardinaggio. I ragazzi che partecipano a questi percorsi di formazione sono solitamente autorizzati ex art. 21 O.P. interni e percepiscono una somma di denaro. Nello specifico, 6 ragazzi partecipavano al laboratorio di falegnameria, 5 al laboratorio di lavorazione dei metalli, 5 lavoravano come giardinieri e 6 nella parrucchieria. Dovrebbe a breve essere attivato un nuovo percorso per coinvolgere altri 6 ragazzi in un laboratorio di panificio e pizzeria interna all’Istituto. Si cerca inoltre di creare al termine dei percorsi degli sbocchi esterni, come un tirocinio al termine del percorso di falegnameria e un lavoro all’esterno in un panificio al termine del progetto ancora in fase di attivazione. Non sono previste attività lavorative o di formazione analoghe per le ragazze, visti i numeri bassi e le permanenze brevi. Alla fine di marzo 2023, l’associazione FuoriRiga, che gestisce la biblioteca dell’IPM, ha iniziato un corso di scrittura creativa, articolato in 6 sessioni, destinato alle ragazze e finanziato dall’8×1000 della Tavola Valdese. La stessa associazione, inoltre, ha assegnato due borse lavoro di 300 ore a due ragazzi, affiancandoli in un percorso di avvicinamento al libro e alla lettura, al fine di dar loro gli strumenti per una attività di gestione autonoma di una biblioteca. Le borse lavoro, iniziate a gennaio 2023 e finanziate sempre dalla Tavola Valdese, si tengono all’interno della biblioteca dell’IPM e si sono concluse prima dell’estate. Per quanto riguarda il lavoro interno, sia i ragazzi che le ragazze turnano nelle lavorazioni in modo da percepire piccole somme di denaro. Le ragazze nello specifico si occupano della consegna della spesa in tutte le palazzine detentive.

Attività ricreative, culturali e sportive

Tutti i ragazzi, minori e giovani adulti, svolgono alcune attività in comune come il corso rap e i laboratori di falegnameria e la lavorazione dei metalli. Sono invece separate le attività sportive (rugby, calcio e fitness). Le attività ricreative per le ragazze sono un laboratorio di arti decorative e uno di musica rap, mentre i corsi sportivi sono zumba e hip hop. Le uniche attività svolte tutti insieme (maschi e femmine), oltre in occasione delle festività, sono il cineforum e eventi formativi organizzati all’esterno per chi beneficia di permessi premio. E’ stato ad esempio organizzato un progetto in convenzione con la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma che ha previsto una visita del museo e dei laboratori.

Giornata tipo

7.30: sveglia

8.00: colazione e pulizia della stanza
8.30: inizio attività: scolastiche/formative/lavorative
12.30: pranzo. Dopo il pranzo i ragazzi sistemano le sale mensa
13.30: rientro nelle stanze di pernottamento e chiusura
15.30: apertura e inizio attività pomeridiane, generalmente attività sportive o ricreative
19.00: cena. Dopo la cena i ragazzi sistemano le sale mensa
20.00: rientro nelle stanze e chiusura fino alla mattina successiva

 

Contatti con l’esterno

I colloqui con i familiari sono 8 al mese. Per i maschi i giorni di colloquio sono il mercoledì e il venerdì (con turni separati per minori e giovani adulti), mentre i giorni delle femmine sono il martedì e il giovedì. E’ possibile organizzare colloqui durante il week end, di solito di durata superiore ad un’ora. E’ possibile effettuare 2 o 3  videochiamate a settimana, solitamente della durata di 30 minuti. Esse vengono fatte tramite 5 tablet forniti all’Istituto durante il covid. Ogni ragazzo/a effettua solitamente 2 telefonate a settimana, più in alcuni casi altre straordinarie. E’ possibile ricevere 20kg di prodotti dall’esterno divisi in massimo 4 pacchi. 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Prospettive Minori. Settimo rapporto di Antigone sulla Giustizia Minorile
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