Airola

Istituto Penale per i Minorenni di Airola (BN)

Corso Montella, 16 – 82011 Airola (BN)
Tel: 0823-716620
Fax: 0823-716625
Email: ipm.airola.dgm@giustizia.it
Posta certificata: ipm.airola.dgm@giustiziacert.it ; prot.ipm.airola@giustiziacert.it
Tipologia: Istituto maschile
Dislocazione: zona urbana
Centro per la Giustizia Minorile (CGM) di riferimento: Napoli
Tribunale per Minorenni e Ufficio di Sorveglianza di riferimento: Napoli
Ufficio Servizi Sociali Minorenni (USSM)  di riferimento: Napoli

 

 

Nodi identificativi e problematici

L’IPM di Airola è il secondo carcere minorile della regione Campania. I ragazzi ospitati al suo interno provengono nella maggior parte dei casi dai territori del Napoletano e del Salernitano, solo raramente da altre regioni o paesi. Al momento della visita (novembre 2021), i ragazzi detenuti ad Airola erano 30 su una capienza regolamentare di 46. 

L’istituto è ospitato in un antico palazzo del Settecento collocato in pieno centro città. Grazie alla sua posizione e ai vari progetti realizzati in collaborazione con il Comune e altre associazioni, l’IPM gode di un ottimo rapporto con il territorio e i ragazzi hanno in diverse occasioni modo di confrontarsi con l’esterno. 

Nonostante i naturali segni del tempo, l’edificio si presenta tutto sommato in buone condizioni. Sia le aree detentive che gli spazi comuni sono in ambienti curati e puliti. Trattandosi di un palazzo storico, diverse sono però le problematiche strutturali prima tra tutte il malfunzionamento del sistema di riscaldamento dell’acqua. Per risolvere questa ed altre carenze, sono previsti grandi lavori di ristrutturazione per una cifra totale di 12 milioni di euro provenienti dai fondi stanziati dal Recovery Fund. I lavori dovrebbero avere inizio nella primavera del 2022.

Altra problematica riscontrata è la carenza di risorse umane. La direttrice dell’istituto è da più di tre anni incaricata sia nell’IPM di Airola che nella Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi. Stessa doppia collocazione è ricoperta dal comandante. Entrambi sono dunque costretti a dividersi tra i due istituti, alternando i  loro giorni di presenza. Grandi carenze si registrano poi nel personale dell’area educativa e dell’amministrazione, dove a causa di diversi trasferimenti sono diminuite sensibilmente le risorse operative. La mancanza delle risorse umane necessarie si riversa notevolmente nella quotidianità dell’istituto, sia per il personale costretto a una grande mole di lavoro che per i ragazzi costretti a volte a rinunciare ad alcune attività. 

 

 

Struttura

L’edificio che ospita il carcere minorile è situato al centro della città. A 5 km vi è la stazione ferroviaria da cui si possono prendere linee urbane per raggiungere la struttura. E’ un palazzo ducale del Settecento donato con lo scopo di assistenza ai minori disagiati. E’ stato prima un riformatorio femminile per lascito testamentario e dal 1988, la struttura è divenuta IPM.

Riguardo la gestione degli spazi, ogni piano è suddiviso a seconda della finalità.

Al piano terra, entrando sulla destra c’è la stanza per il riconoscimento dei visitatori, segue l’ufficio dell’ispettore e l’ufficio matricola. A sinistra vi è un’ampia sala colloqui in ottime condizioni, dotata di cinque postazioni. Vi è una cappella e un bellissimo teatro, aperto per alcune manifestazioni anche all’esterno. Al momento della visita il campo sportivo era messo in sicurezza per danni metereologici, ma a quanto riferitoci i lavori di ristrutturazione erano già stati autorizzati e finanziati e quindi in imminente fase di avvio. Da questo primo blocco di ambienti, parte un corridoio con ai lati due cortili gemelli. Su uno di questi affaccia la sezione per i ragazzi autorizzati al lavoro all’esterno ex articolo 21 OP composta da due stanze, una cucina, un bagno e una lavanderia.

Alla fine del corridoio sulla sinistra si trova l’area sanitaria, l’ingresso ai passeggi, al campo da calcio e alla palestra, dotata di propri bagni e spogliatoi. Sulla destra la mensa, composta da una grande cucina e da due ambienti per consumare i pasti uno per i ragazzi e uno per il personale. La mensa è in comune, ma i pasti vengono consumati in orari separati e con menù diversi, quello dei ragazzi è scelto direttamente da loro. In cucina lavora una ditta esterna e il cibo in preparazione per i ragazzi sembrava essere di ottima qualità ottima. 

Il primo piano è in parte adibito agli uffici amministrativi e vi si trova l’ufficio del direttore. Salendo le scale di fronte all’entrata, vi sono le due sezioni detentive con quattro stanze ognuna. Le camere di tutte le sezioni sono grandi, luminose, con frigorifero, televisione, un armadietto a testa, letti, armadi, sedie e tavolo. I ragazzi hanno un piccolo spazio sul muro vicino al letto dove possono appendere piccoli effetti personali. Ogni camera ospita tra i due e i quattro ragazzi, assegnati secondo un criterio di età e posizione giuridica.

In una sezione separata ci sono le aule per i corsi scolastici, per  le attività di ceramica e musica, una stanza per le videochiamate, un’altra per i colloqui con gli educatori e il magistrato di sorveglianza, l’ambulatorio per lo psicologo e una biblioteca, ampia e dotata di sei postazioni PC.

Al secondo piano si trovano altre due sezioni detentive, una utilizzata dall’inizio dell’emergenza sanitaria per i periodi di quarantena e un’altra pensata per i ragazzi con condanna definitiva appena inaugurata dopo recenti lavori di ristrutturazione.

La direzione comunica che sono previsti in istituto grandi lavori di ristrutturazione per una cifra totale di 12 milioni di euro provenienti dai fondi stanziati dal Recovery Fund. Al momento della visita, era già stato effettuato un sopralluogo dell’istituto da parte del Provveditorato Opere Pubbliche.  Al primo posto tra gli interventi previsti è il rifacimento dell’impianto di riscaldamento dell’acqua, attualmente molto vecchio e malfunzionante. I lavori di ristrutturazione dovrebbero avere inizio nella primavera del 2022. 

 

Detenuti

Con una capienza regolamentare di 46 posti, al momento della visita l’IPM di Airola ospitava 30 ragazzi detenuti. Di questi, cinque minorenni, quindici di età compresa tra i 18 e i 20 anni e dieci con età tra i 21 e i 24 anni. Minori e giovani adulti sono generalmente separati nelle stanze detentive mentre svolgono insieme le attività in comune. I ragazzi detenuti ad Airola provengono quasi tutti dai territori di Napoli e Salerno, raramente ci sono ragazzi di altre regioni o di origine straniera. In questo ultimo periodo è aumentata la permanenza media in istituto a seguito dell’ingresso di alcuni ragazzi con condanne definitive lunghe. I reati commessi dai ragazzi detenuti sono principalmente contro il patrimonio e contro la persona (furti, rapine e omicidi).

 

 

Staff

La direttrice (Dott.ssa Marianna Adanti) è da più di tre anni a capo sia dell’IPM di Airola che della Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi. Il doppio incarico deriva dal passaggio di Airola a sede di dirigenza penitenziaria e dalla necessità quindi di un direttore con qualifiche dirigenziali e non di semplice funzionario. La mancanza di tali figure all’interno del sistema di Giustizia Minorile ha fatto sì che per alcuni istituti si fosse costretti ad attingere alle risorse dirigenziali del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. La direttrice alterna pertanto la sua presenza tra i due istituti, recandosi ad Airola circa due giorni alla settimana. Nonostante la ridotta presenza fisica, la direttrice riversa grande impegno nella gestione dell’IPM cercando di promuovere il maggior numero di iniziative e di relazioni tra i ragazzi e il mondo esterno.
Anche il comandante copre al momento funzioni sia ad Airola che a Sant’Angelo dei Lombardi, alternandosi con la direttrice nei giorni di presenza nei i due istituti. Il personale di polizia penitenziaria conta attualmente 45 agenti in servizio.

L’area educativa ha perso numerose risorse umane negli ultimi anni. Fino a qualche tempo fa gli educatori in istituto erano sette/otto, ma a causa di alcuni trasferimenti in altre sedi gli educatori attualmente operativi in istituto sono quattro. Tra questi, tre seguono regolarmente i ragazzi mentre una quarta funge da coordinatrice dell’area tecnica ed è pertanto incaricata di seguirne solo due. La stessa svolge informalmente funzioni di vice-direttrice, nominata dalla direzione stessa per fornire un supporto nella gestione dell’istituto in assenza di un direttore a tempo pieno.

Viene inoltre segnalata una grande carenza di personale amministrativo, spesso colmata dall’operato di altre figure professionali come ad esempio l’ispettore.
La mancanza delle risorse umane necessarie si riversa notevolmente nella quotidianità dell’istituto, sia per i ragazzi che per il personale costretto a una grande mole di lavoro. Il giorno della visita le attività dei ragazzi erano sospese proprio per mancanza del personale incaricato.
Visto che l’utenza dell’IPM è generalmente italiana, non è presente una figura che si occupa della mediazione culturale che però può essere chiamata al bisogno e viene inviata dall’USSM.
Il cappellano viene indicato come una persona di grande supporto all’interno della struttura.

 

 

Emergenza sanitaria Covid-19

L’area sanitaria e l’area sicurezza hanno in concerto individuato una sezione per garantire lo svolgimento dei periodi di isolamento precauzionale per i nuovi ingressi e per i ragazzi in rientro dai permessi premio. Al momento della visita, due ragazzi si trovavano in quarantena in quanto appena arrivati dall’esterno. La quarantena è di 10 giorni più un tampone all’ingresso. Sempre in collaborazione con la Asl, è stato formalizzato un protocollo d’intesa per la gestione di eventuali casi clinici.

Nei mesi di marzo e aprile 2020, il lockdown nazionale ha causato la sospensione di tutte le attività. Per quanto riguarda la scuola, l’istituto si è arrangiato adottando strumenti di didattica a distanza asincrona, quali l’accordo con gli insegnanti del Cpia per la consegna dei compiti ai ragazzi tramite gli educatori. Non disponendo delle attrezzature e riscontrando numerose problematiche per l’attivazione della connessione internet, non è stato possibile passare alla dad in modalità sincrona. L’istituto è riuscito però sin da subito a consentire lo svolgimento di videochiamate tramite l’utilizzo di tablet e della piattaforma Skype. 

Nei mesi di sospensione delle attività, i ragazzi sono stati impegnati nella pulizia e manutenzione dell’istituto, mostrando un grande spirito di collaborazione. Per la fattiva cooperazione in piena emergenza Covid, tutti i ragazzi hanno ricevuto un encomio da parte della direzione.
L’adesione alla vaccinazione contro il Coronavirus è stata molto elevata.

 

Giornata tipo

La giornata dell’istituto è così regolata:

7.30 sveglia
8.00 colazione
9.00 lavori domestici
10.30 corsi scolastici / attività
12.00 pranzo nella mensa
14.30 corsi scolastici /attività
17.00 passeggio e attività sportive in palestra o nel campo da calcetto
19.00 cena nella mensa
19.30 rientro presso le camere e pulizia degli ambienti
21.00 tv in camera

 

Sistema disciplinare

In applicazione del nuovo ordinamento penitenziario minorile la giustizia riparativa del danno è utilizzata come sanzione disciplinare e viene attivata in seguito a delibera del consiglio di disciplina. Come sanzione disciplinare si fa spesso ricorso a piccoli lavoretti, come ad esempio la pulizia dei cortili. Queste attività vengono definite dall’area educativa come elementi di giustizia riparativa. 

L’isolamento viene disposto solo per le violazioni più gravi e previo nulla osta dell’area sanitaria. Nella maggior parte dei casi l’esclusione dalle attività in comune prevede comunque che il ragazzo resti insieme agli altri compagni, mentre solo nelle circostanze più gravi, assai rare, è previsto il reale isolamento. 

 

Eventi critici

Non si sono verificati particolari eventi critici nell’ultimo periodo. Neanche durante i mesi di lockdown nazionale, quando a causa di isolamento e ansia potevano registrarsi maggiori tensioni, sono stati registrati particolari problemi. 

L’ultimo evento critico grave si è verificato tempo fa dopo due anni di assenza ed è stato superato trasferendo i due ragazzi coinvolti in un istituto penitenziario per adulti. Vengono invece registrati casi di autolesionismo “dimostrativo”.

 

Sanità

Il personale sanitario prevede la presenza di tre medici che garantiscono continuità dalle 8 alle 20 (nelle ore notturne ci si avvale in caso di bisogno del presidio territoriale), un infermiere, un operatore socio sanitario e uno psicologo. In caso di bisogno viene contattato un neuropsichiatra infantile. E’ previsto un referente per il protocollo del rischio suicidario incaricato di incontrare ogni ragazzo al momento dell’ingresso in istituto. Nessuno dei ragazzi presenti al momento della visita risulta soffrire di patologie psichiatriche mentre alcuni ragazzi assumono terapie per disagio psichico. Non accede all’istituto nessun operatore del Serd. 

 

Istruzione

Tutti i ragazzi detenuti sono iscritti ad uno dei corsi scolastici erogati dal Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) di Benevento. Nello specifico, un ragazzo è iscritto al corso di alfabetizzazione; cinque ragazzi ai percorsi primo livello/primo periodo (scuola media); e 24 ragazzi ai percorsi primo livello/secondo periodo (primo biennio superiore), di cui 5 risultano prossimi all’esame finale.

Al momento non ci sono ragazzi con livelli di istruzione più alti. Qualora un ragazzo volesse frequentare corsi successivi alle competenze di base connesse all’obbligo scolastico, se autorizzato ad uscire, può frequentare l’istituto alberghiero e l’istituto tecnico alla scuola serale erogata dal CPIA. Da tempo è in corso il tentativo di istituire all’interno dell’IPM una classe dell’istituto professionale alberghiero.

Durante le attività scolastiche i ragazzi utilizzano di frequente i computer della biblioteca che non hanno accesso ad internet e vengono usati soprattutto per realizzare presentazioni PowerPoint. Gli insegnanti del CPIA che si recano in istituto sono cinque.

 

 

Lavoro e formazione professionale

Al momento della visita sono tre i ragazzi autorizzati al lavoro all’esterno ex articolo 21 OP. Uno lavora il pomeriggio in una pizzeria, un altro è incaricato alla gestione della spesa dell’istituto, recandosi due volte alla settimana all’esterno con un agente di polizia penitenziaria per l’acquisto di beni extra richiesti da ragazzi. Il terzo risultava ancora in attesa di un contratto di lavoro per prestare supporto al cappellano e per il momento svolgeva lavori all’interno dell’istituto, come la pulizia del cortile. Il resto dei ragazzi maggiorenni svolge piccoli lavoretti domestici all’interno dell’istituto, per i quali non è prevista la retribuzione classica tramite mercede ma solo una piccola indennità giornaliera (o premi). In queste attività sono coinvolti 6 ragazzi (maggiorenni) al giorno con rotazione mensile. I ragazzi che lavorano sono comunque coinvolti nelle attività scolastiche e le attività sono organizzate in modo che occupino la maggior parte della loro giornata.

Al momento della visita, risultavano da poco terminati tre corsi professionalizzanti realizzati con fondi regionali in tinteggiatura, panificazione e meccanica. All’interno dell’istituto è presente un forno a legna e ciò consente che la formazione professionale in questo campo venga effettuata in parte dentro l’istituto e in parte presso esterni. Nel mese di dicembre era prevista la conclusione di un corso di giardinaggio. Tra le progettualità in fase di approvazione per il 2022 risultava invece la possibile attivazione di tirocini formativi ex art. 21 OP in un ristorante e in una ditta edile. 

 

Attività culturali, sportive e ricreative

Per quanto riguarda le attività culturali, sono previste diversi occasioni di apprendimento extra-scolastico. Tra questi, un progetto per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri che prevede oltre ad un incontro sull’autore della Divina Commedia, l’abbellimento degli ambienti comuni con scritte tratte dall’opera dantesca realizzate in collaborazione con la tipografia della Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi; l’organizzazione di una giornata contro il femminicidio e di un incontro per la legalità con l’associazione Libera contro le Mafie. A queste proposte didattiche si aggiungeranno dei viaggi di istruzione realizzati in collaborazione con la Pro Loco finalizzati alla conoscenza del territorio. Se il personale sarà sufficiente, ai viaggi di istruzione potranno partecipare tutti i ragazzi se non solo quelli con condanna definitiva.

Per quanto riguarda invece le attività ricreative, le principali sono tre corsi di teatro, un corso di ceramica e un corso di musica realizzato con il rapper Lucariello. Per l’anno 2022, risultavano in fase di approvazione un’attività di cineforum, due progetti di street art, un corsi di film maker e un laboratorio di scrittura creativa. A queste si aggiunge un progetto realizzato con la Pro Loco che tramite il coinvolgimento di diverse associazioni prevede la realizzazione di un cortometraggio sulla rievocazione storica di Airola che sarà presentato al Giffoni Film Festival. 

La principale attività sportiva svolta è il calcetto, giocato ogni giorno nel campetto dell’istituto. Sono state più volte disputate partite all’esterno dell’IPM e si è tenuto un torneo di calcio a cinque con gli altri licei della città. Il Rotary Club ha fornito le maglie per la squadra dell’IPM. I ragazzi si recano alcuni giorni della settimana in palestra. Solo per i ragazzi considerati meritevoli, l’estate vengono a volte organizzate giornate in piscina. 

Infine, i ragazzi hanno la possibilità di intraprendere percorsi di mediazione penale vittima – autore di reato. Tali incontri non vengono realizzati da mediatori esterni ma con il personale dell’istituto.

 

Volontari

Accedono in istituto a titolo volontario un insegnante in pensione e una studentessa entrambi per svolgere attività di sostegno scolastico.

 

Contatti con l’esterno

I colloqui in presenza sono ripresi due giorni alla settimana. Al momento della visita, i ragazzi con parenti in possesso di Green Pass svolgevano i colloqui senza vetro divisorio, mentre tale precauzione veniva mantenuta per coloro che ne erano sprovvisti. 

Le videochiamate sono effettuate in sostituzione del colloquio in presenza della stessa durata del colloquio in presenza. Ogni ragazzo può usufruire fino a un massimo di 8 videochiamate al mese. 

Nei periodi estivi ai ragazzi è offerta la possibilità di effettuare visite prolungate con i propri parenti nel cortile dell’istituto attrezzato con dei giochi per bambini e gazebo. Le famiglie possono portare il cibo dall’esterno e passare insieme l’intera giornata. 

Oltre ai contatti con i propri cari, i ragazzi dell’IPM di Airola intrattengono in diverse occasioni relazioni con la società esterna. Anche grazie alla posizione in pieno centro città, l’istituto di Airola gode infatti di un ottimo rapporto con il territorio. Esempi ne sono la partecipazione ad eventi culturali come la sfilata borbonica, la partecipazione a partite e tornei di calcetto fuori dall’istituto e i viaggi di istruzione nel territorio della provincia di Benevento e Caserta.

 

Diritti religiosi

Nella cappella si celebra la messa il sabato alle ore 17:00. Considerata la rara presenza di ragazzi stranieri, i ministri di culto di altre religioni diverse a quella cattolica non si recano regolarmente in istituto ma solo su chiamata qualora ve ne fosse la necessità. 

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