Reati

Fra il 2014 e il 2018 i presunti delitti compiuti da minori segnalati all’autorità giudiziaria dalle forze di polizia sono diminuiti dell’8,3% passando da oltre 33.300 nel 2014 a 30.600 nel 2018.
Fra i delitti calano gli omicidi volontari (-46,6%) e colposi (-45,4%), i sequestri di persona (-17,2%), i furti (-14,03%), le rapine (-3,9%) e l’associazione per delinquere (-82,5%). Rispetto al 2014 aumentano invece i minori segnalati per associazione di tipo mafiosa (+93,8%) e i danneggiamenti (+28,03%). Le violazioni della normativa sugli stupefacenti sono in aumento rispetto al 2014 (+10,5%), ma vedono un andamento discendente fra il 2017 e il 2018 (-1,8%); lo stesso trend si nota con le violenze sessuali in aumento dal 2014 (+27,64%), ma in diminuzione rispetto al 2017 (-5,13%).I reati per cui nel 2018 l’incidenza è stata più alta sono furto (8.068), violazione della normativa sugli stupefacenti (3.358), lesioni dolose (2.516), danneggiamenti (2.329), rapine (1.845), minacce (1.367) e ricettazione (1.297).

Minori segnalati all’autorità giudiziaria

I dati sui minori segnalati si fermano al 2017. Si nota un leggero aumento dei minori segnalatifra il 2013 (32.334) e il 2015 (35.744) e una diminuzione fra il 2015 e il 2017 con un ritorno ai livelli del 2013.Gli stranieri nel 2017 sono in aumento rispetto al 2016 in numeri assoluti passando da 12.944 a 13.977. Anche il dato percentuale sui minori stranieri segnalati del 2017 è in aumento rispetto al 2016 passando dal 37,63% al 42,69%.

Qui di seguito riportiamo l’incidenza degli stranieri sui reati più commessi. In particolare i minori stranieri segnalati per furto sono stati il 48% dei segnalati per lo stesso reato, il 32,42% dei segnalati per violazione della normativa sugli stupefacenti, il 38,8% dei segnalati per lesioni dolose e per danneggiamenti, il 43% dei segnalati per rapina e il 42% dei segnalati per ricettazione.

I minori segnalati con un’età inferiore ai 14 anni sono il 6,23% sul totale dei minori nel 2017. Percentuale in diminuzione dal 2015, quando invece i minori di 14 anni segnalati erano l’8,33%.

Fra i minori segnalati nel 2017 il 16,87% era femmina, dato sia numerico che percentuale in diminuzione rispetto al 2013 (19,55%).La percentuale di femmine straniere segnalate sul totale degli stranieri segnalati è del 18,19, più alta di quella delle femmine italiane sul totale dei minori italiani segnalati, che è del 15,88%. Prendendo il reato per cui sono generalmente più segnalati i minori (il furto), osserviamo che le femmine sono state segnalate per poco più di un quarto dei furti commessi da minori. Poco più di metà di loro era straniera. Il furto è il reato per cui l’incidenza femminile è maggiore mentre per tutti gli altri reati già citati l’incidenza femminile varia fra l’8% e il 16%.

Minori segnalati: dati regionali

La distribuzione dei minori segnalati varia a seconda delle regioni. La Lombardia è la regione con il maggior numero di segnalazioni (5.393), seguita dalla Sicilia con 3.326 segnalazioni e dall’Emilia-Romagna (3.154). Sotto quota 3.000 si posizionano il Lazio (2.969), il Piemonte (2.720), il Veneto (2.436) e la Campania (2.110).
Raffrontando il numero dei minori segnalati con il totale dei minori vediamo che in Italia nel 2017 sono stati segnalati 3,3 minori ogni 1.000 minori residenti. Fra le regioni la situazione varia considerevolmente. La prima regione con 5,2 minori segnalati ogni 1.000 minori residenti è la Liguria, segue il Friuli-Venezia Giulia (4,9), l’Emilia-Romagna, la Calabria (4,4) e il Piemonte (4,0). Troviamo poi la Sicilia (3,8), il Molise e le Marche (3,6), l’Umbria (3,4), la Toscana (3,3), la Lombardia e la Sardegna (3,2). L’Annuario Statistico Italiano pubblicato dall’ISTAT nel 2018 (su dati del 2016) mostra un quoziente di delittuosità (calcolato sul numero dei delitti e non sul numero di segnalati come in questo caso) che in qualche modo rispecchia la situazione qui sopra rappresentata: valori tendenzialmente superiori alla media nazionale nelle regioni del nord Italia e valori più bassi della media nelle regioni del sud.

In numeri assoluti la Lombardia è la regione in cui sono stati segnalati più minorenni per furto (1.916 e corrispondono a una percentuale del 20% sul totale dei segnalati per furto) mentre nelle altre regioni i numeri scendono considerevolmente; in Veneto, Emilia-Romagna e Lazio infatti i minorenni segnalati per furto sono poco più di un migliaio e corrispondono a una percentuale del 10% ciascuno sul totale dei segnalati per furto.
In termini percentuali sul totale dei minori segnalati, invece, le posizioni delle regioni cambiano. Nel caso del Veneto, i minori segnalati per furto rappresentano quasi il 43% dei minori segnalati, in Friuli-Venezia Giulia sono il 38,5% e in Lazio e Lombardia il 35,5%. Seguono la Liguria e il Trentino Alto Adige (34%) ed Emilia-Romagna e Piemonte con il 32%.

Indagati

Nel 2017 i minori indagati presso le procure erano 36.416. Nella maggior parte dei casi (22,14%) il PM ha esercitato anticipatamente l’azione penale, chiedendo al giudice, nel corso delle indagini preliminari, di pronunciarsi con una sentenza di non luogo a procedere per irrilevanza del fatto.
Per i restanti casi, l’archiviazione è stata proposta dal PM principalmente per non imputabilità del minore (12,16%) e per mancanza di condizioni di procedibilità, come ad esempio il ritiro o la presentazione oltre i termini di una querela nei reati perseguibili solo su querela di parte (9,66%).
Il PM ha invece richiesto il rinvio a giudizio nel 37% dei casi, mentre nel 10,15% ha richiesto una sentenza di non luogo a procedere per irrilevanza del fatto e nel 6% dei casi è stato chiesto di procedere con un rito alternativo.

Imputati

Gli imputati minorenni sono per il 70% italiani e per il 30% stranieri. Sia fra gli italiani che fra gli stranieri le percentuali di genere sono molto simili: oltre l’84% sono maschi e meno del 16% sono femmine. Nel caso dei maschi il 30,5% degli imputati ha fra i 14 e i 15 anni mentre il 69% ne ha 16 o 17. Fra le femmine le percentuali variano considerevolmente e osserviamo che le ragazze imputate con un’età fra i 14 e i 15 anni (40%) sono percentualmente più dei ragazzi e quelle imputate con un’età fra i 16 e i 17 anni (60%) sono percentualmente meno dei ragazzi.

Anche il luogo di nascita dei minori italiani imputati è un dato molto interessante. Il 40% degli imputati italiani è nato nel nord Italia (il 21% nel nord-ovest e il 18% nel nord-est), il 25% è nato nel sud, il 19% nel centro Italia e il 16% nelle isole.

Un altro dato interessante è il numero dei reati per ciascun imputato minore. Il 72% dei minori è imputato per un reato, il 17% per due reati, il 5% per tre reati e il rimanente per quattro, cinque, sei e più di sei reati. Le percentuali non variano fra italiani e stranieri.

Definizione dei procedimenti

Nel 2017 i Giudici dell’Udienza Preliminare presso i Tribunali per i Minorenni hanno definito 12.331 procedimenti. Nel 20% dei casi il giudice ha dichiarato il reato estinto per esito positivo della messa alla prova, nel 17,7% dei casi ha emesso una sentenza di non luogo a procedere, nel 14% dei casi ha emesso un provvedimento di perdono giudiziale, nel 10% dei casi ha emesso una sentenza in seguito a un giudizio abbreviato e nel 7% dei casi ha prosciolto l’imputato. Nel 25% ha emesso invece il decreto che dispone la prosecuzione del giudizio per via dibattimentale.

Nel 2017 i Giudici del dibattimento Tribunale dei Minorenni hanno definito 4.150 procedimenti. Nel 57% dei casi hanno emesso una sentenza, nel 23,5% dei casi hanno emesso un decreto di perdono giudiziale e nel 6,6% dei casi hanno dichiarato il reato estinto per esito positivo della messa alla prova.

Soltanto 1.407 procedimenti sono stati definiti dalla Corte d’Appello e i condannati con sentenza irrevocabile nel 2017 sono stati 1.128.




Febbraio 2020