Centro Lorenzo Mori

Tipologia:comunità educativa residenziale maschile
Regione: Toscana
Dislocazione: extra-urbana

Contatti

Località Gugliano 43, 53020, Trequanda (SI)
Telefono: 0577662253
Mail: centrolorenzomori@virgilio.it

Struttura

Il centro Lorenzo Mori è gestito dalla Cooperativa Sociale “Centro Lorenzo Mori di iniziative culturali fra i giovani”, nata nel 1977 e attualmente coordinata dalla Dott.ssa  Roberta Mozzini. La struttura è un vecchio podere in aperta campagna, dove i ragazzi possono passare il tempo all’aperto, con grandi spazi comuni. Le camere sono doppie, tranne una più grande per quattro persone. In questo modo si cerca di garantire ad ogni minore i propri spazi personali.

Ospiti

La struttura può accogliere fino ad otto minori a regime residenziale e quattro a regime semi-residenziale, oltre ad un posto di emergenza. I minori accolti, maschi e femmine, sono in età compresa tra 0 e 18 anni, sia italiani sia stranieri non accompagnati. Il percorso può essere prorogato oltre la maggiore età. Al momento, all’interno della struttura gli utenti sono ospitati sei ragazzi di sesso maschile.

I ragazzi sono soggetti principalmente a provvedimenti civili. La struttura sceglie di non accogliere più di due ragazzi dal circuito penale in contemporanea, a seguito di esperienze pregresse che hanno messo in difficoltà gli educatori. Di solito, i ragazzi entrano in custodia cautelare e dopo vengono sottoposti alla messa alla prova. 

L’ingresso nella struttura dipende dai servizi. La richiesta di ammissione deve essere accompagnata da una relazione scritta contenente tutte le informazioni necessarie per valutare se la situazione del minore da accogliere può essere accettata dalla struttura e se il suo ingresso è compatibile con gli equilibri al momento esistenti nel gruppo degli altri minori inseriti. Una volta concordato l’inserimento, l’assistente sociale del Presidio distrettuale del Comune di competenza attiverà poi con gli operatori della struttura le procedure relative al progetto educativo individuale.

Staff

L’équipe è formata da due educatori professionali, quattro animatori e due psicologi. All’interno della struttura esiste un regolamento disciplinare che regola gli orari, il comportamento da tenere nei luoghi comuni, la pulizia e la divisione dei compiti.

Disciplina

Nel caso di infrazione delle regole, la comunità sottrae loro dei benefici e riduce di 5 euro la paghetta settimanale. Nel caso in cui invece i ragazzi rispettino tutte le regole vengono concessi benefici come l’utilizzo del telefono e le uscite con gli amici.

Attività

Nella comunità alcuni ragazzi svolgono tirocini all’esterno e vengono organizzate attività di volontariato. La comunità ha una collaborazione con un maneggio locale, dove i minori affiancano i lavoratori e imparano l’ippoterapia. Altri ragazzi frequentano la scuola, nonostante vi siano casi di abbandono scolastico. Nel pomeriggio, vengono proposte delle attività sportive (palestra, nuoto, pallavolo), secondo le attitudini dei minori. L’obiettivo della comunità è l’integrazione del minore nel tessuto sociale della città.

Rapporti con l’esterno

La comunità educativa, nel corso degli anni, ha ottenuto varie collaborazioni con risorse pubbliche e private presenti nel territorio. In particolare, sono state attivate collaborazioni con il Comune di Trequanda, Sinalunga e Torrita di Siena. Il centro ha cooperato con delle associazioni locali (AUSER, PRO LOCO, SOC. SPORTIVA TREQUANDA E MONTEPULCIANO, COMITATO SOC COOP) e con enti privati o scolastici.

I minori che hanno compiuto 14 anni frequentano spazi di socialità all’esterno della struttura potendo uscire in autonomia nel pomeriggio.  Per quanto riguarda gli incontri con le famiglie invece, questi vengono valutati caso per caso: ad alcuni ragazzi vengono consentiti dei rientri prolungati, altri devono avere degli incontri monitorati in comunità, mentre durante la pandemia non si sono svolti incontri con le famiglie.

Tuttavia, le difficoltà più importanti che vengono segnalate dalla comunità sono relative all’integrazione dei ragazzi con il tessuto sociale circostante: infatti, in un paese molto piccolo come quello in cui si trova la struttura, si percepisce un sentimento di pregiudizio nei confronti degli ospiti della comunità che non permette di organizzare attività o eventi particolarmente partecipati.

Lavoro

Al termine degli studi i giovani adulti possono partecipare a dei corsi di formazione professionale.

La regione infatti offre degli stage formativi e dei progetti. In passato, i ragazzi con il prolungamento amministrativo (fino ai 21 anni) hanno avuto il tempo di trovare un lavoro. Questo accade solo quando la permanenza è abbastanza lunga da permettere una progettualità più ampia. Se i minori terminano le misure da minorenni, le aziende non possono assumerli. In generale, gli educatori aiutano i minori a scrivere il CV, a cercare le formazioni e a raggiungere fisicamente i luoghi di lavoro. 

Sanità

All’interno della comunità si svolge medicina preventiva principalmente sulla base delle esigenze personali del minore. Infatti, se non c’è un bisogno collettivo, come per le dipendenze, l’équipe lavora con i singoli. 

La struttura per le visite specialistiche si appoggia a dei centri che rilasciano delle certificazioni mediche e sportive.  Se nel progetto è prevista una presa in carico della neuropsichiatria infantile, la comunità si occupa degli appuntamenti. 

Covid-19

La didattica a distanza durante la pandemia è stata complicata a causa dei problemi di linea. I ragazzi più problematici con il sostegno non sono riusciti a seguire. A livello tecnologico, la comunità è riuscita ad ottenere degli aiuti da parte degli istituti scolastici.