Casa Betania

Tipologia:comunità educativa residenziale maschile
Regione: Piemonte
Dislocazione: extra-urbana

Contatti

Strada della Serra 3, Frazione Valmadonna in Piemonte, Alessandria (AL)
Telefono: 375.5448509 (Luciano Panelli)

Struttura

La comunità educativa « Casa Betania », gestita dalla cooperativa sociale Onlus E.T.S. Mare Nostrum si trova ad Alessandria nella frazione Valmadonna in Piemonte.
La struttura appartiene alla diocesi, che ne usufruisce in parte, anche se non sono presenti né suore né seminariste.  L’immobile, molto spazioso, è circondato da due ettari di giardino. 

Ospiti

La comunità offre un massimo di dodici posti, due di pronta accoglienza. Gli ospiti effettivi attualmente sono otto ragazzi che vanno dai 16 ai 21 anni.
Tra gli ospiti della comunità, oltre ai ragazzi con provvedimenti civili e i minori non accompagnati, vi sono anche ragazzi sottoposti a provvedimenti penali che entrano solitamente in custodia cautelare. In seguito, questi iniziano il percorso di messa alla prova, che generalmente dura da un anno a 30 mesi. 

Il primo ingresso degli ospiti avviene generalmente dopo che la comunità viene contattata dai funzionari del Centro di Giustizia Minorile, i quali presentano il caso e forniscono all’equipe le relazioni educative e psicologiche. Qualora il minore sia considerato compatibile con il gruppo di ospiti già presenti, questo viene inserito. In tal senso vengono valutati vari criteri per stabilire la compatibilità con il gruppo: a partire dal tipo di reato, sino a valutare la nazionalità (se ci sono conflitti all’interno della struttura) e l’attitudine personale del minore.

In merito alla convivenza tra ragazzi sottoposti a provvedimenti penali e ragazzi sottoposti a provvedimenti civili, solitamente non si verificano conflitti tra i diversi tipi di utenti. Infatti, secondo chi gestisce la struttura, il passato e le esperienze di vita di tutti i minori accolti si assomigliano. 

Staff

L’équipe educativa è formata da una coordinatrice-educatrice, due mediatori, un volontario, una psicologa e un’addetta alle pulizie e alla cucina. 

Disciplina

All’interno della struttura esiste un regolamento disciplinare per gli ospiti che equivale ad un contratto di base che viene affisso all’interno della struttura. L’equipe educativa ha la possibilità di aggiungere o togliere regole.
Nel caso di infrazione delle regole da parte degli ospiti l’équipe generalmente interviene o  sulla paghetta o sull’uso del telefono. 

Attività 

All’interno della comunità si svolgono numerose attività pianificate tramite una rigida organizzazione. Tutte le mattine gli ospiti con gli operatori puliscono gli interni della struttura.
I ragazzi poi seguono un percorso individualizzato e a seconda delle singole necessità  possono frequentare la scuola, dei corsi di formazione professionale o dei tirocini. In estate, gli ospiti passano una gran parte del loro tempo in giardino a svolgere attività manuali. Prima del covid, ogni domenica,  si svolgeva un laboratorio di oreficeria attivato da alcuni volontari che operano nella struttura.

Rapporti con l’esterno

La comunità collabora con altre associazioni locali per raccogliere fondi e per arricchire l’offerta di attività per gli ospiti. Nello specifico, vi è una collaborazione con FORAL, un’agenzia di formazione professionale nell’alessandrino. Con essa vengono attivati dei tirocini per i ragazzi. Inoltre, i ragazzi svolgono delle attività di volontariato con gli enti del territorio. Il sabato mattina, in collaborazione con l’AMV Igiene Ambientale, i minori vanno al mercato per aiutare gli operatori ecologici a fare la raccolta differenziata. 
Ai ragazzi viene fornita la possibilità di uscire tre volte alla settimana, con o senza accompagnatori (secondo il programma di ogni minori). Prima di uscire, gli orari di rientro vengono  discussi con gli educatori.
Le maggiori difficoltà riscontrate dalla comunità sono legate all’organizzazione di attività per ragazzi provenienti dal circuito penale. Infatti, sembra che lo stigma sociale di cui sono marchiati i giovani, renda più difficile instaurare rapporti con la società eterna.

Lavoro

Nel caso in cui venga previsto dal programma del minore, i giovani adulti possono partecipare a corsi di formazione professionale. Attualmente nella struttura due ospiti sono in procinto di iniziare dei tirocini : uno per diventare apprendista marmista, l’altro per lavorare nell’oreficeria. 
Il salario percepito dai ragazzi che lavorano viene conservato dagli educatori nella cassaforte della comunità. I ragazzi hanno a disposizione la loro paghetta settimanale. 

Sanità

All’interno della comunità  le attività di medicina preventiva si svolgono in modo informale grazie alla presenza della psicologa. I temi trattati riguardano principalmente l’alcool e le droghe.
Il rapporto che la ASL locale ha con la comunità permette a tutti i ragazzi di avere lo stesso medico di famiglia, attribuito al momento dell’ingresso in comunità. Durante la crisi sanitaria, grazie ad una convenzione con l’ASL, i minori potevano sottoporsi a tamponi gratuiti ogni 15 giorni. 

Covid 19 

La comunità è entrata in attività durante il mese di settembre 2020. All’interno del gruppo di utenti, durante le zone rosse, si sono instaurate delle dinamiche conflittuali. Tuttavia, le attività di didattica a distanza sono state portate avanti.