Comunità L’Altra Riva

Ente gestore: Associazione Il Giardino di Hana

Tipologia: Comunità educativa maschile

Indirizzo: Via delle Baldane 15, Meolo, 30020, Venezia

Sito web: https://ilgiardinodihana.org/comunita-educativa-residenziale/ 

E mail: info@ilgiardinodihana.org

Telefono: 0421 34 55 79

Struttura

L’Associazione Il Giardino di Hana gestisce dal 2020 la Comunità Educativa Residenziale L’Altra Riva. La comunità ospita solamente ragazzi, in particolar modo provenienti dal circuito penale e con un profilo di complessità. Lo spirito della comunità è quello di non differenziare tra i ragazzi coinvolti in procedimenti penali e quelli che non hanno ancora avuto problemi con la giustizia penale. I ragazzi vengono trattati tutti allo stesso modo e non vi sono percorsi specifici per coloro che provengono dal penale, con l’obiettivo di evitare qualsiasi forma di discriminazione.

Personale

Lo staff è composto da un responsabile, una coordinatrice, 5 educatori, 2 operatori agricoli e 2 operatori notturni. Inoltre, collaborano con la comunità 4 volontari, tutti insegnanti, che si dedicano prevalentemente all’insegnamento della lingua italiana ai ragazzi, data l’elevata presenza di ragazzi stranieri. Una volta superato il corso di lingua italiana, viene rilasciato un certificato, spendibile quindi anche una volta terminato il percorso in comunità.

Ospiti 

La comunità ospita fino ad un massimo di 8 ragazzi provenienti sia dal circuito penale che da quello dell’accoglienza. I ragazzi inseriti hanno tra i 15 e i 18 anni.  Alcuni ragazzi che hanno svolto un percorso presso la comunità residenziale, dopo aver raggiunto la maggiore età, vengono inseriti in un appartamento di slancio sempre gestito dall’Associazione Il Giardino di Hana.

Attualmente non vi sono posti disponibili e la lista d’attesa per gli inserimenti è molto lunga. Secondo quanto riferito dal responsabile della struttura, ogni giorno la comunità riceve tra le 3 e le 5 richieste di ingresso. Tutti i ragazzi presenti sono stranieri o italiani di seconda generazione; su 8 ospiti, 2 sono in misura cautelare, 4 sono in messa alla prova e 2 sono minori stranieri non accompagnati che provengono dal circuito dell’accoglienza. Le principali difficoltà con un’utenza quasi totalmente straniera riguardano la comunicazione ed il fatto che alcuni di questi ragazzi hanno avuto esperienze di vita di strada, caratterizzate dall’uso di sostanze stupefacenti, che fortunatamente la comunità riesce a contenere. A questo proposito, circa il 10-15 % degli ospiti è coinvolto in percorsi organizzati dal SerD.

In questi anni di attività della comunità, è stato notato dagli operatori come il disagio psichico sia un problema sempre più frequente tra i ragazzi che accedono alla comunità, soprattutto tra i ragazzi italiani. Secondo quanto riferito dal responsabile, più di una volta la comunità ha dovuto attivare il ricovero ospedaliero in un reparto di psichiatria. Davanti all’aumento di questi casi, si sta ragionando su un ipotetico cambio di modello della comunitá, in direzione terapeutica, per esempio incorporando un infermiere nello staff, ma dati i costi elevati che ciò comporterebbe questa rimane per il momento solo una possibilità.

Regolamento interno della comunità

La Comunità si regge su un sistema articolato di regole ben definite che vengono spiegate al ragazzo al momento dell’ingresso in comunità, nello specifico durante un colloquio con il responsabile e la coordinatrice della struttura.  Il percorso presso la comunità è diviso in 4 fasi e prevede anche l’utilizzo di un sistema basato su una moneta virtuale (token), volto a promuovere il sentimento di responsabilità nei ragazzi. Secondo quanto riferito dal responsabile, uno dei messaggi che sin da subito si cerca di trasmettere ai ragazzi è “niente si regala, tutto si conquista”. 

I primi 4 giorni i ragazzi osservano come funziona il sistema dei token, ai fini di capire quali sono i meccanismi e le regole previste. Durante la prima fase, un ragazzo può guadagnare fino a 40 token al giorno, grazie alla partecipazione in laboratori e attività, e alla buona condotta. Ai 40 token corrispondono 10 sigarette; i ragazzi infatti non possono fumare più di 10 sigarette al giorno e lo possono fare solamente in orari prestabiliti. I ragazzi non fumatori con i 40 token invece possono acquistare snack. Una volta trascorsi 3 mesi, si accede alla seconda fase, durante la quale il ragazzo può acquistare con i token accumulati un mp3 e le canzoni che desidera ascoltare. Anche le uscite si pagano con i token; ad esempio, il biglietto del cinema ed il trasporto per potervi arrivare.

Nel caso in cui vengano commesse infrazioni, le sanzioni prevalentemente consistono nella perdita dei token. Se l’infrazione viene commessa, ma non se ne conosce l’autore, la sanzione sarà collettiva. Secondo quanto riferito dal responsabile, comunicare regole chiare e non lasciar correre davanti ad episodi di mancato rispetto delle regole della comunità sembra funzionare, soprattutto con ragazzi che presentano un profilo particolarmente problematico.

Per quanto riguarda invece la misura dell’aggravamento si sono verificati pochi casi: all’incirca 4 casi in 3 anni e mezzo. 

Dopo i primi 9 mesi il ragazzo entra nella fase che prevede i tirocini lavorativi. Durante questa fase la permanenza in comunità è molto ridotta e i ragazzi godono di piú autonomia. Per chi lavora viene aperto un conto corrente di cui il ragazzo può usufruire quando va a casa o una volta concluso il percorso in comunità. 

Scuola, laboratori e altre attività

La Comunità offre una vasta gamma di laboratori; alcuni coinvolgono animali (soprattutto cavalli), altri prevedono la coltivazione dei campi agricoli, oltre alla cura di una serra. È attivo anche un laboratorio di falegnameria.

Le attività offerte sono principalmente il teatro, la musicoterapia ed un corso di lettura, all’interno del quale si approfondiscono tematiche di attualità. Attualmente uno degli 8 ragazzi frequenta la scuola,mentre alcuni partecipano ad attività di volontariato.

I ragazzi hanno a disposizione anche un campo da calcio, che è stato dato in comodato d’uso alla comunità. 

Giornata tipo

7.45: sveglia e pulizia degli spazi personali e comuni a cui segue la colazione

9.30 inizio laboratori

12.00 preparazione e consumo dei pasti a cui segue un momento di riposo

15.30 ripresa delle attività

19.00 fine attività e preparazione della cena 

22.30 ritiro presso le camere di pernottamento

Relazioni con l’esterno

I ragazzi hanno a disposizione una chiamata telefonica a settimana ed un colloquio in presenza al mese. Dopo i primi 7 mesi di permanenza presso la comunità, ove sussistano le condizioni, il ragazzo può trascorrere un weekend a casa. Secondo quanto riferito dal responsabile della comunità, questo è uno dei passaggi più delicati, durante il quale è fondamentale il sostegno degli operatori della comunità.  I ragazzi non possono uscire da soli, se non dopo un periodo di permanenza in comunità e all’interno della struttura non si possono usare i cellulari.