Comunità Mediterraneo

Tipologia:comunità educativa residenziale maschile
Regione: Sicilia
Dislocazione: extra -urbana

Contatti

Contrada Parrini, Partinico, 90047 Palermo (PA)
Email: comunitamediter2016@libero.it 

Struttura

La comunità Mediterraneo, gestita dalla società Cooperativa Sociale Libera..mente è gestita dalla Dott.ssa Francesca Soma ed è una comunità alloggio per minori ai sensi dell’art. 26 L.R.22/86.

Ospiti

All’interno della comunità in media vengono ospitati un massimo di dieci ragazzi. Attualmente il numero di ospiti effettivo è di otto ragazzi, sia italiani sia stranieri, dai 16 ai 20 anni.
Tra gli ospiti della comunità, oltre ad un minore straniero non accompagnato, il resto dei ragazzi provengono tutti dal circuito penale.
L’ingresso nella struttura, nel caso di ragazzi provenienti dal circuito penale avviene tramite il CGM o l’USMM ed entrano o dopo un passaggio nel carcere minorile “Malaspina” o direttamente da casa.
La convivenza tra ospiti provenienti dal circuito penale e ragazzi sottoposti a provvedimenti civili non desta particolari problematiche per gli operatori della comunità. Infatti, secondo gli stessi, Il confronto tra ragazzi con passati differenti li arricchisce reciprocamente.

Staff

L’équipe educativa è formata da una responsabile, dall’assistente sociale e  da sei educatori.

Disciplina

All’interno della struttura esiste un regolamento disciplinare per gli ospiti: si tratta di un contratto formale che i ragazzi firmano all’ingresso, nel quale sono stabilite tutte le regole da seguire durante la permanenza. Nel caso di infrazioni, le sanzioni disciplinari vengono irrogate caso per caso. Uno strumento utilizzato all’interno della comunità come sanzione è quello delle relazioni negative redatte dagli operatori che possono influire negativamente sul percorso giudiziario del giovane. Da quanto esposto, risulta che il contatto costante con i servizi sociali permetta di mantenere l’ordine e il rispetto delle regole.

Attività

Le attività che vengono organizzate all’interno della comunità si basano sulle differenti misure cui sono sottoposti i ragazzi. Generalmente i giovani partecipano ad alcune attività esterne autorizzate dal giudice. L’USSM attiva dei corsi di yoga, contro la rabbia, di pet therapy e di cucina.
All’interno della struttura si svolgono dei corsi pratici di tipo manipolativo, come dei laboratori con materiali di recupero. Inoltre, i ragazzi sono spesso seguiti da uno psicoterapeuta.
In estate la comunità organizza delle gite per andare al mare.
I minori possono incontrare la famiglia una volta a settimana per due ore. Con il covid, la comunità ha preparato una stanza apposita, disinfettata, dove i genitori possono entrare con la mascherina. 

Lavoro

All’interno della comunità fino ad ora non sono mai stati attivati corsi di formazione professionale, tuttavia possono essere attivati nel caso in cui sia previsto nel progetto educativo del ragazzo.
In molti casi gli ospiti continuano il percorso scolastico anche all’interno della struttura.
I giovani adulti inoltre possono svolgere delle attività lavorative durante la permanenza nella comunità se la misura alternativa cui sono sottoposti lo permette e possono gestire soldi che ricevono come retribuzione in maniera libera. Se sono sottoposti a custodia cautelare invece, gli operatori sottopongono a controllo le spese effettuate dal ragazzo.  Nel caso di ragazzi che non svolgono attività lavorativa viene prevista una paghetta che viene fornita dalla comunità.

Sanità

All’interno della comunità non vengono proposti dei veri corsi con operatori esterni di medicina preventiva, tuttavia gli educatori interni e la psicoterapeuta nel rapporto quotidiano con gli ospiti della struttura trattano argomenti di educazione preventiva, perlopiù informando i ragazzi sui problemi legati alle dipendenze.
Per quanto riguarda il rapporto tra la comunità e la ASL, si prevede che tutti gli ospiti siano seguiti dallo stesso medico di base e le visite specialistiche vengono effettuate a carico dalla comunità.

Covid 19 

Durante la pandemia, la comunità si è adattata alle misure sanitarie mettendo a disposizione, ai ragazzi che ne avevano diritto, tablet e telefonini per seguire le lezioni online. 
Nei momenti di emergenza la gestione dei ragazzi, da quanto riportato, è stata particolarmente complessa anche a causa della mancanza di chiarezza da parte degli enti con cui la comunità collabora.  La struttura ha tentato comunque di rendere omogenee le regole, pur avendo diverse tipologie di ospiti.

Durante la crisi sanitaria, la comunità ha beneficiato di alcuni tamponi gratis ma quando necessario.
La struttura ha pagato alcuni test molecolari per i ragazzi.