Comunità Peppino Brancati

Comunità Peppino Brancati

Ente gestore: Associazione di Promozione Sociale “Piccoli Passi Grandi Sogni Onlus”

Tipologia: Comunità educativa maschile e femminile

Indirizzo: Via Margherita di Savoia nº 22, Torre Annunziata (Napoli)

Sito web: https://www.piccolipassigrandisogni.it/ 

Email: peppinobrancati@piccolipassigrandisogni.it

Telefono: 0818624138 (int.2)   

Struttura

La Comunità Peppino Brancati è una comunità alloggio attiva dal 2017 e sita nel comune di Torre Annunziata in provincia di Napoli. L’ente gestore è l’Associazione di Promozione Sociale “Piccoli Passi Grandi Sogni Onlus”. La struttura è composta dalla sala comune, il campetto da calcio, il teatro e l’oratorio. Per quanto riguarda le camere degli ospiti, ve ne sono 4 (3 camere da 2 posti e una tripla). Ogni stanza ha il bagno in camera. E’ presente anche un ufficio per gli operatori, con annessi camera e bagno.

Personale

Lo staff della comunità è composto da: un direttore, un coordinatore, un operatore polifunzionale (pedagogista), 3 educatori, 1 psicologo e 3 educatori per l’infanzia. Collaborano con lo staff anche 15 volontari.

Ospiti

La comunità può ospitare fino ad un massimo di 8 minori, italiani e stranieri di sesso maschile e femminile, affidati dal Tribunale per i Minori del Settore Civile, Penale e Amministrativo o dai Servizi Sociali, compresi nella fascia d’età 13-18 anni. La permanenza degli ospiti può essere estesa fino al compimento del 21° anno di età limitatamente ai casi per i quali si rende necessario il completamento del percorso educativo e di recupero. 

Al momento dell’intervista, presso la struttura erano presenti 5 ragazzi provenienti dal circuito dell’accoglienza, 2 ragazzi in messa alla prova e un ragazzo in misura cautelare. L’età degli ospiti presenti va dai 16 ai 18 anni. La maggioranza dei ragazzi è italiana, essendo presenti anche un ragazzo apolide e uno bengalese. Secondo quanto riferito dai responsabili della struttura, 2 tra questi ragazzi presentano disagio psichico.

Scuola, lavoro e altre attività

Per quanto riguarda i corsi scolastici, al momento della visita la metà dei ragazzi frequentavano la scuola (l’istituto alberghiero, la scuola serale o le scuole medie). 

Sono previsti i seguenti corsi di formazione professionale: pasticceria, pizzeria, caffetteria, teatro e video making. Un ragazzo inoltre lavora presso un autolavaggio; in questo caso la retribuzione consiste unicamente in un rimborso spese.

Anche in collaborazione con enti esterni la comunità offre ai ragazzi la possibilità di praticare vari sport: calcio, pallavolo, basket, rugby, boxe E taekwondo. I ragazzi, inoltre, frequentano quotidianamente l’oratorio.

Giornata tipo

7.00-8.00: sveglia, colazione e igiene personale 

7.30-8.30: invio o accompagnamento dei minori a scuola

8.30- 13.00: svolgimento delle attività previste (scuola, volontariato, lavoro) 

13.30-14.30: pranzo

14.30-16.00: riposo

16.00-18.00: ripresa delle attività (di recupero scolastico, volontariato, sport, palestra, passeggiate uscite con gli operatori

20.30: cena

21.00-23.00: visione tv, giochi, tornei

23.00: buonanotte

Sanità 

Dal punto di vista dell’assistenza sanitaria, presso la struttura accede regolarmente il medico di base. La realizzazione delle visite, anche specialistiche, avviene in maniera fluida. In comunità vengono anche realizzati i test antidroga in collaborazione con il SerD. Per quanto concerne, invece, la gestione del disagio psichico, questo viene affrontato con terapie specialistiche e gli psicofarmaci somministrati esclusivamente sotto prescrizione medica. 

Relazioni con l’esterno

I ragazzi hanno diritto a 3 telefonate settimanali della durata di 10 minuti e 1 colloquio settimanale solamente con i genitori. Rimane il problema per i ragazzi che non hanno i genitori, come ad esempio i minori stranieri non accompagnati, i quali si trovano in una posizione di evidente svantaggio rispetto alla possibilità di intrattenere contatti con l’esterno. In alternativa ai colloqui, possono essere realizzate videochiamate.

I ragazzi sottoposti a misura cautelare – penali si attengono a quanto previsto dall’Autorità Giudiziaria e a quanto prescritto nel “vademecum operativo per le comunità del privato sociale” del Ministero della Giustizia.  Svolgono un’attività scolastica/lavorativa e una di volontariato, secondo le modalità previste dall’Autorità Giudiziaria. I colloqui si effettuano una volta a settimana (genitori e fratelli). Possono inviare e ricevere corrispondenza epistolare. Possono ricevere telefonate dai genitori nei giorni dispari, le telefonate si effettuano dalla stanza dell’operatore dalle ore 16.00 alle 20.00. Non possono usare il cellulare ed i social network.